"Noi, nell’anno zero del dopo pandemia"

Alla seconda prova i ragazzi del liceo Novello di Codogno raccontano la difficoltà di rimettersi sui binari

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di Mario Borra

Volti sereni e rilassati, sorrisi e voglia di parlare dopo la full immersion della seconda prova dell’esame di maturità. Il capannello dei prossimi maturandi che, ieri mattina, si è ritrovato all’esterno del liceo Novello di viale Papa Giovanni XXIII, era già proiettato mentalmente alle prossime sfide, alla prova orale tra la fine di giugno e l’inizio di luglio e soprattutto a cosa fare da “grandi“.

"Andrò a fare Psicologia all’università", dice senza tentennamenti Elisa D’Alba, 19enne di San Colombano al Lambro che guarda all’ultima sfida della maturità con fiducia. Ultimo anno di liceo linguistico, ieri mattina, dopo l’apertura delle buste della commissione si è cimentata su una traccia in inglese. "Non era difficile – ribadisce – era suddivisa in due parti, comprehension e composition. Spunti molto belli che sono riuscita sviluppare bene. Era fattibile. Ora sotto con l’orale che sosterrò la prossima settimana". Versione di latino di Seneca invece per Camilla Ligabue di Codogno, anche lei col volto rilassato e felice per aver spedito agli atti anche questa seconda prova.

"È andata bene. Sono soddisfatta e fiduciosa", ribadisce la maturanda del liceo classico, condividendo lo stato d’animo con le amiche attorno. L’anno scolastico agli sgoccioli sarà ricordato come l’anno zero del dopo pandemia e i ragazzi lo sanno bene.

"È stato un anno complesso, soprattutto i primi mesi perché si arrivava da un anno precedente dove la didattica a distanza l’aveva fatta da padrone – sottolinea la ragazza – Ricominciare è stato un po’ difficile, rimettersi nei binari della normalità, ma alla fine il bilancio dell’anno è sicuramente positivo".

Tre amici del liceo scientifico si staccano dal gruppetto e ostentano sicurezza. "Abbiamo sviluppato la traccia di matematica. Direi che la prova era fattibile, senza problemi", dicono Nicolò e Alessio. "Avevamo sei ore di tempo, ma abbiamo risolto tutto in quattro ore. Sono state più che sufficienti", spiega Gianmaria Arrighi di Codogno. Poi la foto di gruppo, tutti insieme per esorcizzare le ultime paure della prova orale, ma con la sicurezza che il peggio sia ormai alle spalle.