
Da sinistra, Annalisa Corazza, Jacopo Podini, Annarita Valenzano e Vincenzo Belcastro
Lodi - Alla Neurologia dell’Asst di Lodi visite di controllo quasi triplicate nel giro di un anno. I presidi ospedalieri lodigiani stanno tornando quasi alla normalità. A testimoniarlo sono i dati forniti dall’Azienda di piazza Ospitale. L’Unità di Neurologia dell’Asst di Lodi non solo ha recuperato tutte le visite rimaste in sospeso nel 2020, per le cause legate alla pandemia Covid, ma registra oggi tempi di attesa ampiamente al di sotto del valore soglia regionale di 30 giorni per le prime visite e di 180 giorni per i controlli. Nel dettaglio, ecco il confronto tra l’intervallo gennaio-agosto 2020 e lo stesso periodo nel 2021: i ricoveri sono stati 304 nel 2021 (277 nel 2020), le prime visite 2.406 (1.674 nel 2020) e le visite di controllo 1.427 (550 nel 2020).
Risulta pertanto una ripresa significativa di tutte le attività che, in alcuni mesi, ha registrato numeri anche superiori al 2019. Ne è un esempio l’attività ambulatoriale dove, per alcune prestazioni e sempre in virtù dell’aumento delle risorse messe a disposizione da Regione, l’attesa è quasi nulla (addirittura solo 1 giorno per l’elettroencefalogramma). "Ciò ci permette di affermare che l’obiettivo del raggiungimento del 90% delle prestazioni erogate nel 2019 entro il 2021, non solo è già stato raggiunto ma ampiamente superato negli ultimi tre mesi di attività con le risorse messe a disposizione dalla Regione", sottolinea Vincenzo Belcastro, direttore dell’Unità complessa di Neurologia dell’Asst di Lodi. A questo si aggiunge il servizio di epilettologia che ha in carico ora circa 500 pazienti seguiti ambulatorialmente. Il reparto lodigiano è diventato un punto di riferimento per la ricerca a livello nazionale e internazionale. La rivista Seizure – European Journal of Epilepsy, infatti, pubblicherà a breve uno studio dedicato alla “Sunflower Epilepsy“: una forma di epilessia molto rara che colpisce i pazienti in età pediatrica ed adulta. A seguire lo studio è stato il primario Belcastro, che ha coordinato la raccolta e l’analisi dei dati di 21 pazienti provenienti da 10 centri specializzati in Diagnosi e cura dell’Epilessia in Italia.