CARLO D'ELIA
Cronaca

Lodi, pizzeria e negozi chiudono in centro

Il titolare del ristorante: «Le spese sono diventate troppo alte»

L’ingresso della pizzeria Vesuvio ormai chiusa

Lodi, 29 marzo 2018 - Il centro di Lodi continua a essere fiacco e in difficoltà: il valzer delle chiusure si fa sentire anche in questo momento che è sempre stato storicamente favorevole al commercio, con la Pasqua e la bella stagione alle porte. L’emorragia delle attività nel capoluogo sembra non arrestarsi. A mettere in ginocchio i commercianti del centro storico sono gli affitti sempre più alti, le spese di gestione, i limiti della Ztl e la scarsa clientela. Da martedì si è liberato un grande spazio in corso Umberto: saracinesche abbassate per la pizzeria Vesuvio (conosciuta nel capoluogo anche come «Ai 3 scalini») che ha già sgomberato i locali, ormai vuoti. Un locale storico, molto apprezzato in città, che per oltre 60 anni ha servito pizze ai lodigiani.

«È stata una scelta complicata dopo tanti anni di attività in città – spiega Vincenzo D’Ambrosio, titolare della pizzeria da 22 anni –. A Lodi il centro è in difficoltà. Buona parte dei commercianti stanno lottando per riuscire a guadagnare qualcosa. Con la pizzeria abbiamo lavorato, soprattutto d’estate con i tavolini esterni. Ma in inverno la situazione è diventata insostenibile. Poi ci sono anche le spese che sono in aumento».

La situazione, nelle prossime settimane, non migliorerà. Percorrendo corso Umberto verso piazza della Vittoria, ci sono altre attività (come la tappezzeria di corso Umberto che ha scritto sulla vetrina che si sposterà in via Dante), che sono pronte a chiudere i battenti o a spostarsi lontano dalla Zona a traffico limitato. «L’amministrazione comunale non ha fatto nulla per evitare questa situazione - dice Giuseppe Pennone, residente in città –. Le spese sono troppo alte per mantenere un negozio in centro. Non è giusto. In questo modo si rischia un fuggi fuggi dei commercianti».

La crisi dei negozi del centro città ha colpito anche corso Roma. Da gennaio, infatti, si sono spente le luci di Sephora, la catena del «make up» aperta nel salotto di Lodi. Il celebre marchio di profumeria ha chiuso i battenti in città e le vetrine sono state coperte e all’interno i prodotti sono stati inscatolati. «Gli affitti sono troppo alti in questa zona della città – dice Luciano Scudellari, altro residente del capoluogo –. Rischiamo di avere nei prossimi mesi un centro storico con sempre meno attività commerciali. Di sicuro non è un problema di clientela. Il via vai dei lodigiani è costante tra la piazza e corso Roma. È più un problema di spese e, naturalmente, della possibilità delle persone di acquistare».