Commerciante spara al ladro, Mulazzano lo difende: "Ha solo protetto la sua famiglia"

I clienti davanti al negozio solidarizzano con Roberto Prina, accusato di tentato omicidio per aver sparato a un ladro

Il cortile del negozio

Il cortile del negozio

Mulazzano (Lodi), 30 maggio 2020 - «Ha fatto bene a difendersi: quei malviventi potevano fare male alla sua famiglia". La comunità di Mulazzano ieri si è stretta intorno alla famiglia di Roberto Prina, Il commerciante di formaggi 60enne accusato dalla Procura di Lodi di tentato omicidio per aver ferito con un colpo di pistola alla schiena uno dei ladri che lo stavano derubando. La vicenda risale alle 21 di sabato 7 marzo, quando la banda aveva sfondato con un’auto la saracinesca del negozio di via Pandina e portato via il registratore di cassa. Prina aveva esploso dal balcone della sua abitazione sopra il negozio almeno un colpo, ferendo Marius Anuta, un ladro rom di 22 anni.

Il complice Marian Florea, dopo aver caricato il ferito in auto, lo aveva lasciato all’ospedale San Carlo di Milano. Pochi minuti dopo aveva provocato in via Novara un incidente mortale, uccidendo un milanese 61enne che tornava a casa con la moglie. Il commerciante lodigiano aveva subito denunciato il fatto ai carabinieri, ammettendo di aver sparato per difendersi dai ladri, che per proteggersi la fuga lo avevano bersagliato di sassi. "Non è possibile processare una persona solo per aver cercato di evitare di subire un furto e per aver difeso la famiglia", spiega il pensionato Franco Miragli, residente a Mulazzano. Ieri davanti al negozio Formaggi Prina i tanti clienti in attesa del proprio turno per entrare nell’attività hanno preso le difese del commerciante. "È una brava persona", sottolinea una signora. E un’altra aggiunge: "La decisione di indagare Prina ci ha lasciati sotto choc".

Anche il sindaco di Mulazzano Silvia Giudici è dalla parte dello storico negoziante. "Esprimo tutta la mia vicinanza a Roberto Prina per quello che è successo – spiega –. È una famiglia che tutti noi conosciamo molto bene e sappiamo che sono brave persone. Ricordo che la notte della rapina avevo parlato subito con lui: l’avevo visto scosso e più volte mi aveva detto di aver agito per difendere la sua famiglia. Andrò da lui in negozio già oggi. C’è grande fiducia nel lavoro della magistratura perché è giusto fare chiarezza".