REDAZIONE LODI

Morì schiacciato dalla seminatrice: "Colpa di un guasto meccanico"

La Procura di Lodi ha concluso le indagini aperte per far luce sull’incidente sul lavoro del giugno scorso. Il diciottenne brembiese Pierpaolo Bodini era un esperto trattorista nonostante la giovane età. .

La scena del drammatico incidente sul lavoro dove nel giugno scorso ha perso la vita il giovanissimo agricoltore schiacciato da un macchinario

La scena del drammatico incidente sul lavoro dove nel giugno scorso ha perso la vita il giovanissimo agricoltore schiacciato da un macchinario

Indagini preliminari concluse, da parte della Procura della Repubblica di Lodi, in merito al fascicolo aperto, sette mesi fa, all’indomani dell’infortunio sul lavoro avvenuto a Brembio e costato la vita al trattorista di 18 anni Pierpaolo Bodini. Il giovane, regolarmente assunto da un’impresa agricola che si occupa di coltivazioni proprie e lavorazioni conto terzi, la mattina del 20 giugno 2024, era rimasto schiacciato da una delle due pesanti braccia mobili di una macchina seminatrice che si era aperta all’improvviso. Era al lavoro in una cascina di via Cavour a Brembio. Secondo quanto ricostruito, il giovanissimo, seppur già esperto agricoltore, si era accorto che uno dei bracci non scendeva e dunque aveva cercato di far uscire manualmente, con l’ausilio di un manufatto, un perno di sicurezza pensando però che il pistone avrebbe tenuto il manufatto meccanico. E purtroppo questo non era avvenuto e la tragedia si era materializzata in pochi secondi.

All’esito della complessa consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero, pertanto è stato ritenuto che fosse stato rimosso uno dei due blocchi di sicurezza che avrebbero dovuto impedire la caduta accidentale del braccio seminatore mobile. Il macchinario aveva oltre dieci anni e prima di venire acquistato usato dall’impresa lodigiana era stato utilizzato all’estero, in Francia, ma non aveva dato alcun problema nei mesi precedenti.

I titolari dell’azienda produttrice della seminatrice sono destinati a una richiesta di archiviazione mentre a un 59enne di Brembio, datore di lavoro della vittima, è stato notificato l’avviso di fine indagini per ipotesi di omicidio colposo e inadeguata formazione del dipendente anche se Bodini aveva frequentato tutti i corsi previsti. L’unico dubbio degli inquirenti è che non avesse avuto adeguata formazione per quello specifico mezzo agricolo.

Il 18enne era un grande appassionato di trattori e del mondo agricolo: aveva fatto gli studi all’Agraria ed era stato assunto dall’azienda dove lavorava con molta passione e dedizione. La sua scomparsa tragica aveva colpito profondamente il territorio e i funerali, celebratisi a Borghetto Lodigiano, avevano visto la partecipazione di una folla immensa, composta soprattutto di giovanissimi amici che lo aveva omaggiato con una passerella di trattori rombanti e tanti striscioni alla fine delle esequie.