"Mobilitiamo gli addetti per salvare le filiali"

La Slp-Cisl di Pavia è preoccupata per la decisione del governo di vendere ulteriori quote di Poste Italiane, temendo conseguenze negative per i lavoratori e i servizi offerti. Il sindacato si impegna a sensibilizzare e coinvolgere diverse parti per far recedere il governo da questa scelta.

"Mobilitiamo gli addetti per salvare le filiali"

"Mobilitiamo gli addetti per salvare le filiali"

Pronti a mobilitare i circa 800 addetti nei 177 uffici postali e nei 7 centri di recapito del territorio. La Slp-Cisl, organizzazione sindacale con la maggioranza assoluta di iscritti in provincia, è preoccupata per "l’improvvisa decisione dell’attuale Governo di svendere ulteriori quote di Poste Italiane con il solo scopo di fare cassa, con l’inaspettata incoerenza dei suoi componenti che esprimevano netta contrarietà alla prima privatizzazione avvenuta nel 2015".

"Poste – afferma il segretario territoriale Slp-Cisl, Matteo Zucca – ha un ruolo strategico e di coesione sociale, specie in una provincia come quella di Pavia fatta di piccole realtà, Comuni già abbandonati da banche, negozi, servizi sanitari e assistenziali, dove l’ufficio postale rappresenta l’unico presidio di socialità e servizi. In questi Comuni vi sono oltre 130 uffici postali che vedono la presenza di un solo addetto. E molti, dopo la privatizzazione del 2015, sono aperti solo a giorni alterni. Con una strada già così tracciata, nonostante le attuali rassicurazioni identiche a quelle contestate ai precedenti Governi, è fin troppo facile prevedere quale sarà il funesto futuro per questi uffici, per il personale, per il recapito che già sta subendo importanti riorganizzazioni logistiche, per i cittadini e le imprese, in nome degli utili da garantire agli azionisti". Per tutte queste ragioni Slp-Cisl definisce "scellerata" la decisione di vendere soprattutto perché "grazie principalmente all’impegno, alla dedizione e al sacrificio dei lavoratori, Poste Italiane da molti anni produce utili che già contribuiscono significativamente alle finanze dello Stato".

Per parlare dei futuri scenari nei giorni scorsi si sono tenute numerose affollate e partecipate assemblee con i lavoratori della provincia di Pavia che, oltre ad aver approvato a maggioranza assoluta la piattaforma per il rinnovo contrattuale di categoria, hanno dato mandato al sindacato di intraprendere tutte le iniziative utili a sensibilizzare e coinvolgere sindaci, istituzioni, forze politiche, cittadini e pensionati per far recedere il Governo da questa decisione.

M.M.