Mirandolina, maxi progetti tra mille difficoltà

Nel polo delle eccellenze produttive le aziende si trovano a fare i conti con costi elevati delle materie prime e mancanza di manodopera

Migration

CODOGNO (Lodi)

di Mario Borra

Il quadrilatero delle eccellenze produttive tra progetti di sviluppo, costi di materie schizzate e “fame“ di manodopera che non si trova. Ieri mattina il tour in tre aziende del polo Mirandolina, Pellini, Erreci e Mta, da parte dell’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi, accompagnato dal sindaco Francesco Passerini, ha permesso di mettere in luce alcune delle più importanti realtà imprenditoriali della città, del territorio e le loro prossime sfide.

Pellini, leader mondiale nelle schermature solari, che conta 140 dipendenti (l’80 per cento donne) solo nel sito codognese, ad ottobre darà il via a un progetto di espansione dopo aver comprato l’ex supermercato U2 di viale delle Industrie. "Abbiamo il progetto da un anno pronto e attendiamo che il mercato delle materie prime si stabilizzi – ha spiegato Alessandro Pellini –. Ma da uno stanziamento iniziale di quattro milioni e mezzo di euro siamo passati a sette milioni e mezzo senza toccare una virgola. L’azienda ha in mente di aprire nuovi spazi commerciali e uffici direzionali dopo aver abbattuto gli stabili dell’ex market. Ci vorrà un anno e mezzo di lavori". L’azienda gode di ottima salute (70 milioni di fatturato nel 2021), produce circa 4mila tende alla settimana, per il 70 per cento esporta all’estero, ma deve far fronte sempre alle problematiche legate alle materie prime, come i microchip introvabili se non a prezzi elevatissimi.

La seconda ditta visitata, Erreci, specializzata in produzione di grate di sicurezza, inferriate, porte blindate, ha fame di dipendenti. "Siamo un centinaio ma una decina di lavoratori in più ci farebbe comodo – ha detto Giovanni Corradi, figlio di uno dei due soci –. Cerchiamo soprattutto saldatori e disegnatori tecnici, ma anche manovalanza".

Alla Mta, colosso mondiale nella componentistica per auto, c’è invece un bisogno altissimo di ingegneri, anche neolaureati. "Nel 2019 il personale a livello mondiale era di 1.550 mentre nel 2022 puntiamo a 1.878". La ditta punta a una sorta di academy interna per formare personale, anche se i laureati sono pochi e, per questioni logistiche e di costi, preferiscono altri lidi.