C.D.
Cronaca

Lodi, Sos medici di base: "La situazione è critica, servono sostituti"

Dottori vittime del Covid e neolaureati che devono tornare a studiare, mancano i rimpiazzi. E all’orizzonte pensioni a pioggia

Massimo Vajani, presidente dell’Ordine dei medici lodigiano

Lodi, 28 giugno 2020 -  Nel Lodigiano , fino a poche settimane fa, mancavano all’appello 10 medici di famiglia. Per questo è stato fatto un bando per “arruolare” forze fresche, ma solo in quattro hanno scelto la provincia di Lodi. Uno andrà a Maleo e l’altro a Casalpusterlengo, gli altri due devono ancora selezionare la sede. La situazione è davvero cirtica nei Comuni di Zelo Buon Persico e Mulazzano e nella Bassa, dove mancano sette camici bianchi.

Una carenza di medici di base che si è acuita con l’emergenza: tra marzo e aprile sono quattro i medici che hanno perso la vita per il coronavirus. Il Lodigiano ha pianto la morte di Marcello Natali (medico di Caselle Landi, Castelnuovo, Codogno e Cornovecchio), Giuseppe Borghi (Casale), Ivano Vezzulli (Maleo) e Andrea Carli (Castelgerundo e Codogno). Attualmente, in provincia di Lodi, i medici di famiglia sono 145, 30 i pediatri. «È una situazione allarmante - spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Lodi, Massimo Vajani -. I neolaureati che si sono fatti avanti per dare una mano e coprire il territorio, in emergenza Covid, tra poco dovranno lasciare perché devono finire di studiare per la specialità. Il problema dei sostituti è la temporaneità: restano in ambulatorio al massimo cinque mesi, poi il posto resta scoperto. Servono soluzioni rapide perché i pazienti da gestire sono tanti".

A preoccupare è soprattutto il futuro. Tra il 2021 e il 2022 andranno in pensione 11 medici di base. "Bisogna attivare altre borse di studio per i medici di medicina generale e farlo tornare un lavoro appetibile per i giovani - conclude Vajani -. Ne ho parlato già con l’Ats della Città metropolitana".