Mancanza di cerotti e farmaci "Mai sospesa alcuna terapia"

L’Asst di Lodi riconosce però che ci sono stati problemi di approvigionamento con i fornitori

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In ospedale si sono trovate alternative.

di Paola Arensi

Mancanza di bende, cerotti e farmaci, per ricoverati o pazienti negli ospedali del territorio. "Si sono verificate difficoltà di approvvigionamento, ma non ci sono mai state interruzioni o sospensioni di terapie" chiarisce l’Asst di Lodi. Da settimane le segnalazioni si rincorrevano. Ad alcuni pazienti sarebbe stato anche chiesto di "portare bende da casa" per la medicazione o di comprare prodotti etc. Tra le segnalazioni, l’assenza di salvavita, potassio a disposizione del servizio di dialisi, "che mancava in compresse ed è stato dato in sciroppo" ribadiscono dall’Asst, nadroparina calcica, "sostituita da enoxaparina", vitamina D "mai mancata". Per l’azienda, la anomalia è stata provocata dal rinnovo di 1600 contratti della gara regionale: "Avevamo ordinato quantitativi sufficienti a garantire le scorte durante l’avviamento delle nuove forniture-spiegano in ospedale. Purtroppo però, in alcuni casi, per difficoltà anche di approvvigionamento a livello internazionale, alcuni ordini non sono stati evasi o solo parzialmente".

Sempre per Asst, c’è stata "carenza, a livello nazionale e internazionale, di molecole. Medicinali come per esempio l’Ibuprofene". Nei nosocomi, quindi "per sopperire e garantire la somministrazione della terapia ai pazienti, è prevista la segnalazione della carenza, con la contestuale indicazione di forma farmaceutica, dosaggio, ovvero molecola equivalente, sulla base anche delle note AIFA. A quel punto il clinico sceglie tra le alternative". "Precisiamo inoltre che – insiste Asst –, per il trattamento in caso di ictus ischemico, è stata comunque garantita la consegna, seppur ridotta, del farmaco trombolitico necessario e tutto procede normalmente. Si è rilevato inoltre un inadempimento contrattuale di un fornitore che avrebbe dovuto consegnare un farmaco anti tumorale. Ma l’azienda ha proceduto in autonomia ad ordinare la molecola originale". Invece, in merito alla segnalazione di prescrizioni su ricetta rossa da parte di clinici, per l’approvvigionamento diretto dei pazienti, seguirà un approfondimento: "Comunque non si prevede l’acquisizione dei farmaci da somministrare in regime di ricovero o in regime di prestazioni ambulatoriale, attraverso prescrizioni con ricetta rossa o dematerializzata" insiste Asst. Infine, "le bende auto fissanti, non consegnate del fornitore, sono state sostituire con le bende orlate. E non risulta carenza di cerotti".