PAOLA ARENSI
Cronaca

Maltempo di maggio a Lodi: in pericolo l’annata agricola

L’attività nei campi, sempre scandita da tempi obbligati per la disinfestazione, la semina e il raccolto, è stata parecchio ritardata dalla pioggia

Grandine in un campo del Lodigiano

Grandine in un campo del Lodigiano

Lodi – Il maltempo del mese di maggio, per la provincia di Lodi, è stato disastroso. I giorni più difficili da ricordare sono quelli di metà mese.

Il 16 maggio il bilancio del lavoro dei vigili del fuoco, rimasti in prima linea una giornata intera, era stato di 105 interventi in 24 ore. La pioggia e il vento hanno letteralmente flagellato il territorio, rendendo il lavoro dei pompieri incessante. La sera del 15 maggio c’era stato il nubifragio che ha letteralmente allagato la provincia. Cantine allagate, automobili sott’acqua e interi giorni affinché i terreni riuscissero a riassorbire l’abbondante quantitativo di pioggia scesa dal cielo improvvisamente. Era stato necessario chiudere alcuni parchi pubblici come precauzione rispetto alla caduta di alberi e tronchi, come il Parco della Pace a Borghetto Lodigiano.

E proprio questo paese aveva subìto disagi tra i più importanti. Tante le strade allagate e pressante la necessità di riorganizzare persino la viabilità. A San Colombano al Lambro, dove si produce l’unico vino Doc della provincia di Milano, il continuo maltempo rende difficile il trattamento delle viti, necessario per evitare che i parassiti rovinino i frutti. Ma tutta l’attività degli agricoltori, sempre scandita da tempi obbligati per la disinfestazione, la semina, il raccolto, è stata molto ritardata dalla pioggia. Anche le aziende che sono riuscite a seminare presto hanno poi dovuto fare i conti con la troppa pioggia che può ancora causare problemi e danni all’annata agricola.