CARLO D’ELIA
Cronaca

Maleo, Citroën travolta dal treno. Ma sarà una simulazione

Maleo, per la morte di Elisa la Procura dispone un test con tutti i periti di parte

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di Carlo D’Elia

Sulla dinamica della morte di Elisa Conzadori, gli inquirenti vogliono eliminare ogni dubbio. Per questo, alla simulazione che si terrà nei prossimi giorni al passaggio a livello di Maleo, nel punto esatto dove la 34enne di Pizzighettone, il 15 agosto scorso, mentre tornava a casa dopo il primo turno di lavoro al supermercato Famila di Codogno, a bordo della sua auto fu travolta dal treno, la Procura di Lodi ha deciso di convocare anche i consulenti tecnici di Rfi e quelli indicati dalla famiglia della vittima, oltre ai propri.

Il test si sarebbe dovuto svolgere domani intorno all’ora di pranzo, ma i tecnici non sono riusciti a reperire una Citroën C1 come quella di Elisa. La perizia servirà a verificare se l’auto della 34enne possa aver toccato la sbarra del passaggio a livello prima di finire sui binari ed essere travolta dal treno regionale in corsa.

Un particolare non da poco, perché la certezza che il passaggio a livello fosse perfettamente aperto al momento del transito di Elisa Conzadori, finora è stata confermata alla procura di Lodi solo da un testimone oculare.

Per questo servirà utilizzare la stessa auto, una Citroën C1, e la stessa sbarra. Tutte le informazioni raccolte andranno a comporre un modello matematico, che potrà calcolare le entità delle grandezze fisiche intervenute (ad esempio la velocità) nel sinistro stradale. Poi, attraverso l’uso di diversi software di simulazione, sarà analizzata la collisione tra i mezzi (l’auto e il treno) e quella tra l’auto e la sbarra, per ottenere la ricostruzione dinamica del sinistro con un minor margine di discrezionalità e quindi maggior precisione.

Dagli elementi per ora in possesso degli inquirenti, la ragazza avrebbe attraversato con la sua auto il passaggio a livello di via Case Campagna (ex provinciale 234 Mantovana) con la sbarra aperta. Anche un testimone oculare, più volte sentito dalla Procura, avrebbe confermato un’anomalia nella sbarra.

Versione sempre respinta da Rfi, l’azienda responsabile della tratta ferroviaria, che sin dall’inizio ha escluso anomalie alle sbarre o ad altri dispositivi.

Il sindaco di Maleo Dante Sguazzi è stato coinvolto dalla Polfer di Lodi, insieme alla polizia locale di Codogno, su come gestire il traffico e quali misure adottare nelle ore che serviranno agli esperti incaricati dalla procura di Lodi per effettuare gli ultimi accertamenti richiesti dal procuratore Domenico Chiaro.