Lutto nel mondo dell’industria: morta a 41 anni Giorgia Martone

Lodi, erede della famiglia proprietaria del colosso Icr. "Era preparata e sempre sorridente"

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di Carlo D’Elia

Un terribile lutto scuote il mondo imprenditoriale lodigiano e italiano. Giorgia Martone, 41 anni, figlia di Roberto, il fondatore del colosso Icr, Industrie Cosmetiche Riunite di Lodi, è improvvisamente deceduta ieri. Esperta di fragranze, di mestiere all’interno della storica azienda di famiglia, tra le più importanti d’Italia secondo l’ultima classifica di Forbes, faceva la ricercatrice nel campo della profumeria. Il suo, rispetto a quello della sorella Ambra, con cui lavorava fianco a fianco, era un ruolo più di creatività e inventiva. Giorgia inoltre ricopriva il ruolo di consigliera d’amministrazione della Icr. Laureata alla Bocconi di Milano con specializzazione in Design & Fashion Management, Giorgia subito dopo la laurea aveva deciso di intraprendere un’esperienza negli Stati Uniti con un apprendistato in “Materie Prime, Storia del profumo e fragranze“ nella multinazionale Symrise e nel 2005 era tornata in Italia, a Lodi, per raggiungere il padre, Roberto.

"È una notizia terribile che ci lascia senza parole - dichiara il direttore generale di Assolombarda Lodi, Alessandro Righetti –. Negli anni abbiamo avuto modo di conoscere meglio il padre, Roberto Martone, il fondatore di Icr. Ma abbiamo avuto modo di conoscere anche Giorgia, una persona preparata e sempre sorridente, che in azienda si occupava di creatività. Quello che è accaduto è una tragedia che lascia sgomenti. Ci stringiamo al dolore della famiglia". Tutta la città e il tessuto imprenditoriale lodigiano ieri non potevano credere a una notizia così terribile e inaspettata. E che colpisce una famiglia, come quella Martone, molto unita e umile che in 45 anni di storia è riuscita a realizzare prima a Milano e dal 1987 a Lodi, sulla strada provinciale per Boffalora d’Adda, il polo industriale dei record della cosmesi italiana. Roberto Martone infatti è stato il primo a credere nei profumi “made in Italy“, quelli delle grandi firme. Due le storiche visite prima dell’ampliamento che si è concluso nel 2018, che ha visto le visite di due presidenti del Consiglio, prima Matteo Renzi e poi Paolo Gentiloni, rispettivamente nel 2016 e nel 2017, che sono stati ospiti della famiglia nell’enorme capannone che ha aggiunto alla struttura uno spazio di 10mila metri quadrati, 7mila dei quali dedicati alla produzione e 3mila al magazzino intensivo, con un investimento di 10 milioni di euro. In totale il gruppo Icr impiega 600 persone e si occupa della produzione di marchi di prestigio, tra cui Bulgari, Blumarine e Salvatore Ferragamo. L’ultimo saluto a Giorgia Martone è fissato per oggi, alle 14.45, nella chiesa di Santa Maria della Passione a Milano.