Il Lodigiano ha "sete" di alberi "perché è brullo", il Parco Adda sud ne favorisce la forestazione. Lo spiega Francesco Bergamaschi, presidente del Parco regionale Adda sud di Lodi, che riepiloga i lavori appena terminati sul terreno acquistato a giugno, a Castelgerundo. "L’area interessata dall’ultima forestazione è limitrofa all’abitato di Cavacurta, lungo la ciclopedonale per Camairago – localizza Bergamaschi –. Abbiamo favorito la la costruzione della rete ecologica regionale e delle sue declinazioni locali, oltre all’incremento del patrimonio forestale". Il nuovo bosco punta ad aumentare la biodiversità, con una densità di impianto pari a 1.450 piante per ettaro. Le piantine utilizzate hanno 2 anni, sono state allevate in vaso, originate da seme e prodotte con materiale della Pianura Padana. Gli alberi sono il 70% e gli arbusti il 30%". Sono stati scegli esemplari di farnia, carpino bianco, olmo campestre, pioppo bianco, frassino meridionale, acero campestre, tiglio, melo selvatico, ciliegio selvatico, per un totale di 2.865 alberi. Più 1.224 arbusti: nocciolo, biancospino, sanguinella, ligustro, corniolo, crespino, caprifoglio, pallon di maggio, fusaggine. Paola Arensi
CronacaLodigiano troppo brullo Un bosco a Cavacurta