Livraga, blitz della Guardia di Finanza in un capannone: scoperti lavoratori irregolari

L'operazione per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori. Sanzionato il titolare dell'attività, già al centro di un'altra indagine

Guardia di finanza

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Livraga (Lodi), 27 gennaio 2022 - Due lavoratori in "nero" e un "irregolare". La scoperta della Guardia di finanza del comando provinciale di Lodi riguarda un capannone di Livraga, già al centro di un'indagine. All’esito dell’attività ispettiva, sul conto del titolare dell’impresa controllata sono state elevate sanzioni pecuniarie il cui importo complessivo va da un minimo di 14.500 ad un massimo di 29mila euro circa. L’attività di servizio delle Fiamme Gialle lodigiane si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo a contrasto dei fenomeni del “lavoro sommerso” e dello sfruttamento dei lavoratori, nonché a tutela delle aziende che agiscono nella legalità e rischiano di subire la concorrenza sleale di chi cerca illecitamente di essere più competitivo evadendo gli obblighi contributivi e previdenziali.

La stessa azienda, a novembre scorso, era stata al centro di un'altra vicenda. La Guardia di finanza di Lodi aveva scoperto all'interno della struttura una fabbrica che svolgeva l’intera produzione di una grande quantità di profumi e prodotti di noti marchi internazionali ma completamente fasulli, a partire dalle formule utilizzate. La sede era a Livraga. Un’attività illegale, che permetteva all’azienda di applicare addirittura etichette così vere da rendere il prodotto perfettamente credibile sul mercato. I militari delle Fiamme gialle, Tenenza di Casalpusterlengo, guidati dal comandante provinciale Sergio Demichelis, hanno avviato verifiche nei locali in uso all’impresa, rinvenendovi, stoccati in due magazzini ai fini del confezionamento e della successiva commercializzazione, beni riportanti segni distintivi contraffatti di note firme della cosmesi (Chanel, La Roche-Posay, Venus, Sephora, Nivea, Garnier, Maybelline, Clinians, L’Oréal, Labo) in quantità pari a oltre 47mila prodotti cosmetici e di profumeria e circa 750mila etichette adesive destinate a essere applicate sui flaconi dei prodotti.

A questo si aggiungono oltre 1.400 chilogrammi di oli essenziali impiegati nel processo lavorativo di confezionamento dei profumi, approfondendo altresì, sotto il profilo della normativa sul lavoro, la posizione di tre persone ivi rinvenute mentre svolgevano l’attività di confezionamento dei prodotti. Il titolare dell’impresa ispezionata e la persona che la gestiva sono stati quindi denunciati alla Procura di Lodi per “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi“ e “frodi contro le industrie nazionali“. I prodotti contraffatti rinvenuti, il cui valore alla vendita è stimabile in circa 820mila euro, sono stati sequestrati.