Lodi, risistemati i parchi, ora tocca all’ex linificio: diventerà un polo museale

La delega è in capo all’assessore comunale Mariarosa Devecchi: "Al nostro arrivo non c’erano risorse umane ed economiche e ci siamo mossi di conseguenza"

Rendering dell'archivio storico di Lodi

Rendering dell'archivio storico di Lodi

In quasi sette mesi di amministrazione la nuova giunta di Lodi ha puntato sulla “partecipazione”. La delega è in capo all’assessore Mariarosa Devecchi: "Mi ha molto stimolato: al nostro arrivo, non c’erano risorse umane ed economiche sul fronte e ci siamo mossi di conseguenza".

La parola va al cittadino: "Abbiamo organizzato incontri pubblici sui parchi isola Carolina e Isolabella, per cui erano state stanziate risorse e abbiamo incontrato i cittadini interessati per rispondere ad alcune sollecitazioni. Sono state serate utili e fruttuose. Su Isolabella siamo arrivati a condividere un progetto già steso e poi è stato modificato su consiglio dei cittadini. Sull’isola Carolina abbiamo deciso insieme dove dirottare 90mila euro già disponibili a bilancio, per migliorare accessibilità al parco e collocazione delle panchine". Devecchi ha partecipato agli incontri sugli stati generali della cultura. La precedente giunta ha portato a casa, con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, 18 milioni e mezzo per sistemare l’ex linificio e farci polo museale.

"L’area è vasta e non ci preoccupa tanto il suo recupero strutturale (ci sono anche altre fondi di Regione disponibili). Il tema sono i 19mila metri quadrati da riempire di senso, di attività e persone, trovando chi li gestisce - osserva Devecchi -. L’amministrazione non potrebbe farcela con risorse proprie. Abbiamo aperto alla città due momenti in cui veniva presentato il tutto, raccogliendo idee per entrare nel merito della definizione degli spazi interni".

Tra i suggerimenti sono emersi filoni che volevano recuperare le tradizioni locali. Altre persone chiedevano spazio per l’arte in generale e magari un piccolo teatro con alloggi per artisti, oppure spazi per i ragazzi dell’università e una sala con working. All’ex linificio saranno portati il museo di Lodi, chiuso da 20 anni e l’archivio storico. "Occupando in tutto circa 3-4mila metri - ribadisce -. Ci saranno anche servizi per mangiare, mostre all’esterno, un cinema all’aperto. Ma va riempita la restante parte".