
L’importanza della prevenzione Numeri record per le mammografie Esami aumentati del 25% in un anno
di Paola Arensi
Il carcinoma della mammella rappresenta il tumore più frequente nel genere femminile e ne costituisce la prima causa di mortalità. L’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi, per voce del direttore generale Salvatore Gioia, ricorda: "Stiamo spingendo sugli screening e diciamo alle donne di non tergiversare, lasciando gli inviti ai test dell’Agenzia di tutela della salute nel cassetto, perché una diagnosi precoce e un trattamento adeguato garantiscono una sopravvivenza elevata e il nostro obiettivo è proprio quello di realizzare altri progetti per proseguire su questa strada".
Intanto, negli ospedali di Codogno, Lodi e Sant’Angelo, dove si eseguono materialmente questi esami, crescono gli screening mammografici. Li dettaglia la dottoressa Laura Rossi, da inizio marzo responsabile della Struttura Semplice di Radiologia Senologica dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi (il medico Rossi è stato scelto, per il ruolo, dal direttore generale, Salvatore Gioia, e da Paola Scagnelli, direttore della struttura complessa di Radiologia): "Nel 2023, in soli quattro mesi, abbiamo raggiunto il numero di 4.700 mammografie di screening di primo livello, con un incremento di circa il 25% rispetto al 2022. Nel complesso abbiamo eseguito oltre 5.000 screening, tra primo e secondo livello, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma la cifra è aggiornata solo fino ad aprile ed è quindi destinata a crescere". Per quanto riguarda l’attività di screening, nei primi 4 mesi del 2023, sono state inviate, dalla Agenzia di tutela della salute, 6.500 lettere di invito indirizzate alle donne del Lodigiano: l’adesione è stata del 73% per questi primi mesi dell’anno, superando ampiamente l’obiettivo del 65%. "Raggiunto con successo anche il target relativo ai tempi di attesa per i richiami dello screening – ribadiscono in ospedale – che, nel caso in cui sia necessario un ulteriore approfondimento diagnostico, a seguito di una prima mammografia, con esito dubbio, devono avvenire entro 28 giorni: il 99% delle donne viene, infatti, convocato prima di tale periodo".
Il medico Paola Scagnelli ringrazia, per "lo sforzo e l’impegno dimostrati, l’équipe medica, tecnica ed infermieristica, oltre alle associazioni. Impegno riconosciuto anche dalla ATS Agenzia di tutela della salute Milano, che ha riscontrato il notevole aumento del numero delle mammografie effettuate quotidianamente nelle tre sedi" rimarca. "Celebriamo ottimi risultati – conclude il direttore generale Gioia –, raggiunti in un settore cruciale, come quello della prevenzione oncologica. I dati dimostrano che la strada intrapresa è giusta: l’obiettivo è migliorare e crescere ulteriormente per offrire un servizio efficace, tempestivo e di alta qualità alle pazienti del territorio lodigiano".