
L’idrovolante ancorato sul Ticino. Trainato via acqua con le ali rotte
L’idrovolante che domenica durante una manifestazione aveva avuto un incidente, ha lasciato Pavia. Lo ha fatto non volando ma come un normale natante, via fiume. Con le ali da riparare. Nelle operazioni di ancoraggio infatti il velivolo a causa della forte corrente è andato a sbattere contro la casa galleggiante della Battellieri Colombo. Proprio gli uomini della società remiera che aveva organizzato la manifestazione sono subito intervenuti e hanno evitato che l’idrovolante si inabissasse, diventando irrecuperabile. Rimasto per quasi tre giorni ormeggiato sul Ticino, mercoledì è stato portato via.
"Avremmo voluto rimuoverlo usando la nostra gru – spiega il presidente della Battellieri Colombo, Guido Corsato – ma sarebbe stato troppo difficoltoso. E non poteva neppure alzarsi in volo, quindi abbiamo optato per farlo navigare". Alle operazioni, con la collaborazione degli Amici del Po, ha partecipato anche Graziano Mazzolari, titolare della Scuola italiana volo e costruttore dei galleggianti che hanno impedito al velivolo di affondare dopo l’incidente. "Abbiamo riparato il buco che si era aperto nello scontro con la casa galleggiante – sottolinea Mazzolari – Il galleggiante ha retto bene all’impatto, evidentemente era stato costruito a regola d’arte. Tenendo il motore al minimo abbiamo navigato il Ticino fino al Po, quindi con una gru lo abbiamo agganciato e portato via". A Cremona saranno smontate le ali danneggiate e l’idrovolante sarà portato a riparare. "Siamo molto dispiaciuti per l’incidente – aggiunge Corsato – e per le ferite riportate dal pilota e dalla sua compagna. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave. L’equipaggio ha detto vuole venirci a trovare di nuovo".
M.M.