Le sedi Zucchetti “hub“ vaccinali Ipotesi di accordo con l’Asst

L’azienda aveva già donato un anno fa il sistema di monitoraggio a distanza dei pazienti Covid

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di Carlo D’Elia

Le sedi della Zucchetti puntano a diventare nuovi “hub“ per la somministrazione dei vaccini. La novità è stata annunciata ieri dalla software house lodigiana che conta 7mila dipendenti in tutta Italia. Nelle prossime settimane dovrebbe essere siglato un accordo tra l’azienda e l’Asst per permettere a tutti i lodigiani che dovranno sottoporsi alla vaccinazione di massa anti-Covid, di accedere alle sedi di Lodi del gruppo. "Siamo a disposizione del territorio", assicurano dall’azienda che partirà con la somministrazione dei vaccini per i propri dipendenti appena arriverà l’ok.

Sicuramente nella lista entrerà la sede centrale di via Polenghi Lombardo, vicino alla stazione ferroviaria, nella struttura realizzata dall’architetto Renzo Piano; le altre due sedi dovrebbero essere la Torre Zucchetti di via Grandi e la sede di via Solferino, nel centro storico. In questo modo, Zucchetti si unisce nella lotta al Covid, aggiungendo i propri spazi agli altri tre hub individuati nel territorio (Fiera di Lodi, palazzetto dello sport di Codogno e Cupolone di Sant’Angelo). La software house un anno fa aveva messo gratuitamente a disposizione della sanità ZCare, piattaforma usata per monitorare a distanza i malati di Covid.

Da gennaio è partito anche ZVax, il sistema studiato per la campagna vaccinale che permette di gestire con facilità le prenotazioni in base al reparto di appartenenza del dipendente, il quale può in autonomia fissare l’appuntamento, organizzando il relativo flusso documentale, compresa la parte di reportistica per il centro servizi della struttura sanitaria e la trasmissione dati verso le piattaforme regionali.

"In questi mesi tutto il gruppo si è messo a disposizione del mondo sanitario italiano - spiega David Moscato, responsabile Healthcare solutions Zucchetti -. In poco tempo siamo riusciti a mettere in campo una serie di soluzioni per garantire la telemedicina per i malati Covid e ora per gestire il momento cruciale delle vaccinazioni di massa".