Le motivazioni della Cassazione. Morte di Sabrina Beccalli: "Pasini colpevole oltre ogni dubbio"

Gli ermellini a dicembre avevano rigettato il ricorso della difesa. Confermati i diciotto anni e otto mesi di pena

Le motivazioni della Cassazione. Morte di Sabrina Beccalli: "Pasini colpevole oltre ogni dubbio"

Le motivazioni della Cassazione. Morte di Sabrina Beccalli: "Pasini colpevole oltre ogni dubbio"

Alessandro Pasini, 49 anni fra pochi giorni, è colpevole "oltre ogni ragionevole dubbio" dell’omicidio dell’amica Sabrina Beccalli, morta a 39 anni la notte di Ferragosto del 2020, a Crema, oltre che della distruzione del suo cadavere e di danneggiamento dell’auto della donna, data alle fiamme nelle campagne di Vergonzana. In ventidue pagine i giudici della prima sezione penale della Cassazione motivano la sentenza con cui l’11 dicembre dello scorso anno, accogliendo la richiesta della Procura generale e dell’avvocato Antonino Ennio Andronico, legale dei familiari di Sabrina, avevano rigettato il ricorso della difesa. Era stata confermata la condanna a diciotto anni e otto mesi di reclusione uscita dal processo d’appello a Brescia che aveva ribaltato l’assoluzione per l’accusa di omicidio pronunciata dal gup di Cremona. Per Pasini le porte del carcere. Dalla pena vanno detratti i quattordici mesi che l’uomo ha già scontato in detenzione. Tutto si era svolto in un appartamento di via Porto Franco. È certo, per la Suprema Corte, che Sabrina non è morta per cause naturali. La versione di Pasini di una imponente emorragia seguita all’assunzione di cocaina è esclusa dalla consulenza tossicologica, oltre che dal particolare delle "modeste tracce di sangue rinvenute sul letto". Pur nell’impossibilità di individuare l’esatta causa della morte, la consulenza medico legale sui reperti ossei ha ritenuto che la vittima "abbia subito, negli istanti precedenti o immediatamente successivi al decesso, uno o più forti traumi alla regione mandibolare e mascellare, dimostrata da fratture sicuramente non causate dal fuoco (la tesi difensiva, ndr) e sicuramente prodotte da una lesività meccanica, cioè un fatto contusivo caratterizzato da alta energia e anche dalla penetrazione di un ‘qualcosa’ con forma a punta, capace di penetrare nell’osso". Viene ritenuta una circostanza importante quella delle grida di aiuto raccolte dalla vicina Mafia Craciun. Sabrina Beccalli è morta per "un’azione violenta" compiuta da Pasini, "essendo egli l’unico soggetto presente nell’abitazione".

Se davvero la Beccalli si fosse sentita male e fosse stata sua intenzione quella di prestarle aiuto, l’imputato avrebbe dovuto tenere ben altro comportamento. Invece "non ha richiesto aiuto né allertato i soccorsi, ha cercato di occultare tutte le tracce di quanto avvenuto nell’appartamento, giungendo al punto di pensare di farlo saltare in aria provocando una fuga di gas". I difensori avevano chiesto le attenuanti generiche: fu l’imputato a indicare che i resti carbonizzati nell’auto, incredibilmente scambiati per quelli di un cane e finiti in discarica, erano invece quelli di Sabrina. Per gli “ermellini“ Pasini ha fornito l’indicazione solo quando gli inquirenti lo avevano già individuato come l’autore dell’incendio dell’auto.

Gabriele Moroni

Pier Giorgio Ruggeri