Lodi, Guardia di Finanza scova 5 addetti in nero, 5 irregolari e 1 clandestino in 3 ditte

I controlli nella zona di Casalpusterlengo hanno riguardato due cantieri privati di riqualificazione energetica e un parrucchiere

La Guardia di Finanza durante i controlli (Archivio)

La Guardia di Finanza durante i controlli (Archivio)

Lodi, 2 novembre 2022 - Cinque lavoratori completamente “in nero” ed altrettanti irregolari presso due cantieri edili finalizzati all’esecuzione di opere di riqualificazione energetica ed un salone di parrucchiere, tutti nella zona di Casalpusterlengo.

É il bilancio dell'attività di contrasto al fenomeno del lavoro sommerso, dello sfruttamento dei lavoraotri ed a tutela delle aziende che operano nella legalità, svolta dalla Guardia di Finanzia del Comando provinciale di Lodi.

Sono stati i finanzieri della Tenenza di Casalpusterlengo a svolgere attività ispettive in due cantieri di due imprese edili impegnati in attività di riqualificazione energetica di edifici presso immobili di privati, individuando quattro lavoratori “in nero” intenti a svolgere opere di manovalanza, nonché tre lavoratori irregolari, cioè assunti secondo le prescritte formalità ma illegalmente retribuiti con strumenti di pagamento non tracciabili.

Il controllo svolto presso il salone di parrucchiere, invece, ha portato a rilevare la presenza di un lavoratore “in nero” che stava "compiendo prestazioni estetiche di cura alla persona su un cliente", nonché due lavoratori irregolari, la cui attività lavorativa eccedente l’orario ordinario è risultata indebitamente corrisposta in denaro contante.

Oltre a procedere al recupero delle contribuzioni previdenziali ed assicurative evase, con la relativa regolarizzazione e ricostruzione dei rapporti di lavoro a favore dei dipendenti, i Finanzieri hanno multato le imprese responsabili con ammende che vanno da un minimo di 1.800 ad un massimo di 3.600 euro per ciascuno dei cinque lavoratori impiegati “in nero”, nonché da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.500 euro per ognuno dei dipendenti irregolari individuati.

Inoltre, uno dei lavoratori impiegati “in nero”, di nazionalità straniera, è risultato sprovvisto del permesso di soggiorno e, pertanto, sia l'addetto che il datore di lavoro sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria di Lodi per la violazione delle norme sull'immigrazione.