"Lavoriamo senza sicurezza": sciopero al macello

La protesta è andata in scena mentre era in corso una visita di una delegazione Mc Donald’s

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Un lavoratore alza la manica della maglietta e mostra il punto in cui il coltello gli è entrato per cinque centimetri nella carne, un altro indica diversi tagli sul braccio e un altro ancora la ferita che i bermuda coprono su una coscia. "Gli standard minimi di sicurezza non vengono rispettati" dice Roberto Montanari Usb logistica. Ieri, a sorpresa, l’organizzazione sindacale ha organizzato uno sciopero al macello Cremonini Inalca che è stato improvvisamente bloccato e i dipendenti hanno tenuto un presidio davanti ai cancelli mentre era in corso una visita di Mc Donald’s nello stabilimento. "I lavoratori sono occupati in quest’azienda da 20 anni - ha aggiunto il sindacalista - e in 20 anni non è cambiato il modo di lavorare. Si macellano anche i lavoratori, che vengono sfruttati. A tal punto da portare i segni di un’occupazione da schiavi in cui si deve sottostare a ritmi inumani e non rispetto delle prescrizioni di sicurezza. L’azienda territoriale sanitaria di Lodi nel 2019 ha definito alcune prescrizioni di organizzazione del lavoro per evitare che questi lavoratori a 40 anni siano già vecchi come persone di 80, che si ammalino e succedano incidenti. Ma queste prescrizioni sono durate un battito di ciglia. E ora i lavoratori sono stanchi di subire. Anche se l’azienda ha provato a convincere singolarmente i dipendenti chiedendo che cosa volessero per rientrare, nessuno è rientrato perché nessuno vuole l’elemosina, tutti vogliono un lavoro dignitoso e pagato il giusto".

Di fronte al rifiuto dell’azienda di confrontarsi su carichi di lavoro e ritmi insopportabili, Usb ha proclamato lo stato d’agitazione e un’assemblea permanente per chiedere che vengano ripristinate le prescrizioni di Ats in modo da evitare altri incidenti sul lavoro. Manuela Marziani