Lodi, Laura Pausini abbraccia Fabio all'ospedale

Visita a sorpresa della cantante. Papà Vittorio Muroni aveva scritto una lettera appello

Laura Pausini all'ospedale Maggiore di Lodi

Laura Pausini all'ospedale Maggiore di Lodi

Lodi, 20 marzo 2018 - ​«Ciao Fabio, visto che sono riuscita a venire a trovarti»? La sorpresa, ieri attorno alle 15.30, Laura Pausini l’ha fatta non solo al piccolo Fabio Muroni, ma anche a papà Vittorio, mamma Michela, alle infermiere e a tutto il personale della Pediatria dell’Ospedale Maggiore. La cantante si è recata di persona a donare una copia del suo ultimo cd, a Fabio, 12 anni, che dalla nascita lotta contro la ‘sindrome di West’, una malattia degenerativa che implica anche una tetra paresi spastica ed una encefalopatia, che ne ha limitato lo sviluppo e in seguito alla quale, a gennaio, ha dovuto subire una tracheotomia.

«Fra tutti i cantanti che ascolto sei l’unica che mi rilassa e se piango per qualche dolore appena sento la tua voce smetto di piangere e ascolto incantato, a volte sorrido. In questo momento non sto attraversando un buon momento anzi, a detta dei medici non so quanto possa andare avanti; mi piacerebbe che tu fra i tuoi super impegni trovassi qualche minuto per venire a trovarmi in ospedale» aveva scritto papà Vittorio, a nome di Fabio, in una lettera che aveva fatto il giro dei social e che era accompagnata da un video in cui si vedeva che Fabio sorrideva ascoltando ‘Non è detto’ di Laura Pausini. «Ho scritto quella lettera a gennaio, dopo lo sconforto dovuto all’intervento: da allora, infatti, abbiamo fatto dentro e fuori dall’ospedale e Fabio non si è più ripreso - racconta papà Vittorio -. Domenica eravamo stati preavvisati dell’arrivo di un pacco dono da parte della cantante per lunedì, e invece poi è venuta a portarlo lei di persona! E’ stato un bel regalo per Fabio e per la festa del papà». I lodigiani sono affezionati a Fabio: nel 2009 era scattata una gara di solidarietà per permettergli di recarsi coi genitori in America e sottoporsi a cure avanzate. Le terapie intensive, in un centro specializzato della Florida, con personale esperto, avevano dato dei frutti ma la famiglia ha poi dovuto fare rientro in Italia

 Il Comune di Lodi aveva dato ai Muroni un alloggio attrezzato in una palazzina di nuova costruzione vicino alla scuola elementare Arcobaleno, che Fabio ha così potuto cominciare a frequentare. «Uno sponsor per due anni ci ha permesso di pagargli uno specialista a domicilio - aggiunge il papà -. Di base abbiamo la terapia respiratoria effettuata alla Don Gnocchi grazie all’Asst 5 volte a settimana e quelle motoria e craniosacrale che paghiamo privatamente 2 o 3 volte a settimana. Ma a gennaio, dato che andava in apnea, si è resa necessaria la tracheotomia. Ora ha ancora la febbre: speriamo che si riprenda presto. Anche perché Laura Pausini, tra un autografo e un selfie col personale ospedaliero, ha detto che ci inviterà ad un suo concerto»!