La scuola dello scandalo. Brivido dalle intercettazioni

I costruttori Biagio e Giuseppe Maiorino parlavano di "una trave spaccata" . Secondo loro sarebbe bastato "saldare, perché i bambini pesano poco". .

La scuola dello scandalo. Brivido dalle intercettazioni

La scuola dello scandalo. Brivido dalle intercettazioni

Ha varcato i confini nazionali e pure negli Usa circola la notizia della scuola di San Genesio dove si stavano effettuando lavori di messa in sicurezza. Opere di miglioramento sismico, di adeguamento antincendio e della creazione di nuovi spazi didattici con 613mila euro di fondi Pnrr. "Investire sul futuro. Questo continueremo a fare per i nostri ragazzi e per il nostro paese", pubblicizzava il Comune nel 2021. Nel decreto di sequestro preventivo della primaria, invece, emerge un quadro preoccupante. Al telefono i costruttori Biagio e Giuseppe Maiorino, padre e figlio ora indagati parlavano di "una trave spaccata" che sarebbe bastato "saldare, perché i bambini pesano poco". Non solo, i pannelli ignifughi non erano stati trovati e sono stati sostituiti con cartongesso lasciando gli ignifughi per il controsoffitto. "Sono nervoso perché lì dentro ci sono dei bambini - ha detto parlando al telefono con la madre un collaboratore dello studio di progettazione Civiling Lab, fondato e amministrato dall’ingegnere l’ingegnere Gianluca Di Bartolo agli arresti domiciliari insieme a Nausica Maria Donato responsabile dell’ufficio tecnico di San Genesio oltre a Manuel Elleboro e Giuseppe Maria Chirico, rispettivamente presidente e direttore generale della municipalizzata Asm Pavia -. Non è un edificio della sciura Maria di 90 anni". "Quei lavori sono una m - ha aggiunto -. Questi si prendono 400mila euro dallo Stato (i lavori erano stati finanziati con fondi Pnrr) per non saper fare una O col bicchiere". Diversi "i difetti di progettazione" e "le gravi inadempienze" come sostengono i magistrati che si cercava di coprire dando un’immagine della scuola esteticamente bella. "Il telaio è fatto un po’ alla c", dicevano al telefono e poi c’erano le "piastre forate sulle travi, in modo da far credere di aver rispettato le prescrizioni di progetto". "Dal nostro insediamento in Consiglio comunale - ha fatto sapere attraverso un comunicato il gruppo di opposizione "San Genesio futura", guidato da Marzia Testa - abbiamo evidenziato le gravissime irregolarità amministrative che hanno oggi portato agli arresti e all’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Enrico Giuseppe Tessera. Siamo nati anche per la "questione strutture scolastiche" e per garantire strutture sicure, moderne e idonee a accogliere tutti gli alunni. Ora speriamo si faccia chiarezza sulla sicurezza dell’edificio". Manuela Marziani