REDAZIONE LODI

La proposta: Istituto Einaudi al Parco tecnologico

Per la segretaria cittadina del Pd bisognerebbe sfruttare l’emergenza per spostarlo .

Laura Tagliaferri, segretaria Pd

LODI

Perché non si è usata l’emergenza Covid per sistemare la questione dell’istituto superiore Einaudi, oggi dislocato in tre sedi, sistemandolo al Ptp? A chiederlo è Laura Tagliaferri, segretaria cittadina del Pd e docente: "Da tempo, per quanto riguarda la situazione dell’Einaudi, spezzato addirittura in tre, con alcune classi al Cazzulani, altre nella sede centrale a San Bernardo, altre allo Spezzaferri, gira l’idea di sfruttare alcuni dei locali del Parco Tecnologico Padano e la nuova fase di rilancio che presidente della provincia e sindaca di Lodi promettono per il Parco. Se non lì al Ptp, andava bene anche altrove. Invece si è proceduto coi soliti rattoppi di emergenza: un’occasione sprecata". La questione dell’Einaudi è emersa quando il preside della media Cazzulani, per far fronte alla misure anti Covid, aveva chiesto di riavere indietro il terzo piano della sua sede di viale Dante, oggi occupata dall’Einaudi, rimarcando anch’esso che era il momento per trovare una soluzione per la scuola superiore. Invece niente da fare: divisori per ricavare aule e 3 classi del Cazzulani ospiti della Gerundia ed Einaudi ancora su 3 sedi: "Tra l’altro si tratta di un istituto professionale, una scuola quindi che è presidio sociale contro la dispersione scolastica, e che ha assolutamente bisogno di locali per i laboratori - rimarca Tagliaferri -. La Provincia ha chiuso il Bilancio 2019 con quasi 5 milioni di avanzo, cui si aggiungono le risorse anti Covid: sarebbe bastato destinarne una parte per affrontare una volta per tutte l’annosa questione".L.D.B.