REDAZIONE LODI

La morte del sindacalista Tresoldi. Schianto tragico sulla provinciale. Il giudice libera l’automobilista

Non convalidato il fermo dell’ex infermiere di 64 anni. Oggi l’autopsia sul corpo della vittima

La morte del sindacalista Tresoldi. Schianto tragico sulla provinciale. Il giudice libera l’automobilista

Non convalidato il fermo dell’ex infermiere di 64 anni. Oggi l’autopsia sul corpo della vittima

Il gip del tribunale di Lodi Anna Cerreta non ha convalidato, ieri, il fermo come indiziato di omicidio stradale dell’ex infermiere di 64 anni residente a Lodi che venerdì scorso, prima dell’alba, con il suo furgone Renault Trafic, lungo la sp 26 in territorio di Cavenago d’Adda, aveva impattato frontalmente con la Vespa guidata da Mauro Tresoldi (nella foto), sindacalista, volontario e cancelliere del tribunale di Lodi, il quale dopo l’impatto aveva perso la vita a 56 anni. Il gip ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dalla Procura. Secondo le indagini, risulta infatti che il 64enne si è immediatamente fermato a prestare soccorso e rimane l’ipotesi che la Vespa possa aver invaso la corsia, anche a causa della fitta nebbia e dell’assenza della segnaletica orizzontale in quel tratto di strada riasfaltato il 4 novembre scorso. L’uomo ha spiegato di essersi trovato all’improvviso un’ombra scura di fronte e di aver, quindi, inchiodato il furgone. Un tampone salivare eseguito sul posto indicherebbe una positività del conducente del furgone alla cocaina, ma il 64enne sostiene di non essersi mai drogato e di aver solo fatto uso di farmaci anti-asma. L’ex infermiere rimane indagato. Sotto sequestro anche lo scooter e il furgone.

Intanto, si svolgerà oggi pomeriggio all’Istituto di Medicina legale di Pavia l’autopsia sul corpo della vittima. La dinamica dell’incidente va ancora ricostruita con esattezza. Nel tratto dell’impatto mancava, come detto, la segnaletica e venerdì era una giornata con nebbia fitta. Erano però presenti i cartelli che segnalavano la mancanza di questi segnali, come previsto dal piano di sicurezza. Al cantiere di riqualificazione della sp26 hanno lavorato la ditta Giavazzi di Cornaredo, che ha subappaltato l’asfaltatura alla ditta Colombo Severo di Borgo San Giovanni e la segnaletica alla Riboni di Santo Stefano Lodigiano. Risulta, dalla Provincia, che era previsto che la segnaletica orizzontale venisse completata venerdì pomeriggio o sabato mattina, a seconda delle condizioni climatiche, questo secondo i normali tempi previsti di 10/14 giorni di fine della posa dell’asfalto. I lavori sono eseguiti sabato mattina. Luca Pacchiarini