Il terreno che ospita l’orto sociale è dominato da una grande quercia.
Tra i volontari e le persone che frequentano l’appezzamento di via Fereolo è conosciuto come l’albero dei desideri.
Ai suoi piedi, infatti, i volontari sono soliti accogliere gli studenti con una storia e li invitano a teneri gli occhi chiusi e a rimanere in silenzio. In questo modo possono concentrarsi e ascoltare i suoni della natura.
Al termine del racconto ognuno deve scrivere le proprie impressioni su un biglietto concludendo con un desiderio. I biglietti sono legati ai rami della quercia con fili sottili.
Quando soffia il vento dai rami si alza un fremito simile al volo improvviso di uno stormo.
Sono i biglietti con i sogni e i desideri che prendono il volo. È un momento in cui la natura diventa poesia perché è come se i desideri iniziassero il loro viaggio nel mondo e nella realtà.
Studenti, persone disabili, giovani che hanno vissuto esperienze difficili, anziani e persone che semplicemente sono appassionate di giardinaggio hanno lasciato i loro sogni più segreti al riparo della quercia.
Un albero secolare che rappresenta l’essenza di SanfereOrto, un vecchio terreno abbandonato di cui nessuno più si occupava e che oggi è rinato realizzando un sogno che sembrava impossibile.
Il che dimostra che i sogni possono realizzarsi.