La campagna “Città 2030“ ha fatto tappa nel capoluogo: "Qui va ridotto il traffico"

Dagli ambientalisti anche l’appello a potenziare il trasporto pubblico

La campagna “Città 2030“ ha fatto tappa nel capoluogo: "Qui va ridotto il traffico"

La campagna “Città 2030“ ha fatto tappa nel capoluogo: "Qui va ridotto il traffico"

La campagna “CleanCities“ di Legambiente, nell’ambito della Clean Cities Campaign (una coalizione europea di Ong e organizzazioni della società civile organizzata da Legambiente), per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni, ieri ha fatto tappa in città. Il tema era “Lodi 2030 la sfida del cambiamento: Legambiente presenta gli obiettivi di Lodi per fine decennio“. L’incontro si è tenuto al Calucantus caffè, in piazza Zaninelli. All’avvio della estensione della “città30“ per la sicurezza sulla strada e del percorso di elaborazione del Piano Urbano Mobilità Sostenibile (Pums) e in considerazione delle politiche riduzione delle emissioni, pensate per il 2030 dal piano Green Deal per le città d’Europa, Andrea Poggio, di Legambiente nazionale e Lodi, ha ricordato come "Lodi dovrà fare i conti con il poco tempo a disposizione, solo sei anni, per abbattere drasticamente le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici. Dovrà ridurre del 30% il pm10, del 45% il pm2.5 e del 17% l’No2 (biossido di azoto) per rispettare i limiti previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell’aria. Obiettivo raggiungibile intervenendo in maniera trasversale e strutturale sulle principali fonti, oltre al riscaldamento, in città soprattutto il traffico. Il tasso di motorizzazione a Lodi è, infatti, nella parte alta della classifica nazionale, con ben 59 auto ogni 100 abitanti". Ieri Legambiente insieme a Fiab CicloLodi hanno voluto anche sfatare false convinzioni, "come che a 30 all’ora si ferma la città". " In ambito urbano solo l’1% degli spostamenti supera i 30 km/h. Si va spesso a 18, 25 e la regola porta solo più sicurezza e fluidità. In Europa si va dai 19 km/h di Londra e Berlino ai 26 km/h di Varsavia. In Italia, i centri urbani sono spesso congestionati, e le medie di percorrenza sono tra le più basse, sempre al di sotto dei 30 km/h" hanno ribadito Edoardo Galatola, responsabile sicurezza stradale di Fiab e Poggio.

Per Lodi occorrono anche, a detta dei relatori, il potenziamento del trasporto pubblico, l’incremento delle piste ciclabili e degli attraversamenti ciclo pedonali della linea ferroviaria e delle strade trafficate. Ci sono le "città dei 15 minuti": Lodi lo sarebbe già se limitasse le auto e rendesse più accessibili e sicuri gli accessi in bicicletta e a piedi in tutti i quartieri: specie quelli oltre la ferrovia e oltre Adda. Anche potenziando il trasporto pubblico con bus e navette e fermando le auto nei parcheggi attorno al centro. Serve infine che Trenord garantisca un servizio sicuro e veloce e la stazione di Lodi si trasformi in hub per la mobilità del territorio". Paola Arensi