PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Lodi: sgominata rete di pedofili online. Scoperte 215mila foto con minori

Quattro arresti e tre denunce: l’inchiesta è partita dopo l’identificazione di un 46enne, accusato di abusi sessuali nei confronti della figlioletta

Carabinieri di Lodi (Archivio)

Carabinieri di Lodi (Archivio)

Lodi, 4 giugno 2024 – Viene arrestato con l’accusa di violenza sessuale sulla figlia e gli trovano materiale pedopornografico: la sua identificazione porta a disarticolare una rete di pedofili. Da un’indagine del nucleo investigativo del comando provinciale di Lodi, partita ad aprile del 2023 e coordinata con le procure di Milano, Brescia, Bari e Lecce, competenti territorialmente, ne è emersa una seconda, ancora più ampia.

La prima inchiesta

L’inchiesta parte con la segnalazione di presunti abusi sessuali commessi da un padre sulla figlia minorenne. I fatti, secondo quanto accertato, si sarebbero protratti nel tempo, nelle province di Milano, Pavia e Lodi, luoghi dove la famiglia di presunti vittima e aguzzino ha abitato nel corso del tempo (in particolare in un comune del Centro Lodigiano ndr).

E a maggio 2023 l’indagato, un 46enne residente nella provincia di Milano, segnalato da un altro uomo, aveva ricevuto notifica di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano.

Lo stesso, a maggio 2024, è stato condannato, dal tribunale di Milano, con sentenza di primo grado, alla pena di anni 12 e 50.000 euro di multa.

La successiva scoperta

Intanto gli accertamenti sul conto del 46enne hanno consentito l’acquisizione di imponente materiale probatorio, tra cui migliaia di file video e foto pedopornografici di diversa provenienza, presenti nei dispositivi informatici sequestrati e in uso al soggetto arrestato.

I supporti informatici sequestrati sono stati minuziosamente analizzati dagli "operatori indagini telematiche” del comando provinciale carabinieri di Lodi. Questo lavoro ha permesso di riscontrare e disarticolare una fitta rete online di comunicazione e scambio di materiale pedopornografico. Un sodalizio radicato in Italia e all’estero, a cui i militari hanno sequestrato circa 215.000 file, comprendenti immagini e video di natura pedopornografico e che ritraevano minori di diverse nazionalità.

La rete dell’orrore

Nel corso delle indagini, i riscontri ottenuti hanno nel complesso portato all’arresto in flagranza di reato di 4 soggetti residenti nelle province di Milano, Brescia, Taranto e Bari, trovati in possesso di notevole quantità di materiale video e fotografico di natura pedopornografica. La stessa attività investigativa ha portato al deferimento di ulteriori tre uomini, uno dei quali residente in Germania e per il quale è stata interessata la competente Autorità Giudiziaria tedesca.