Lodi, incidente davanti al treno deragliato: distrazione fatale sull’Autosole

Perde la vita una ragazza di 21 anni. Gravi tre amici nell’auto ribaltata. Le vittime sono state travolte da un pirata arrestato poco dopo

Incidente sull'A1

Incidente sull'A1

Lodi, 16 febbraio 2020 -  Il problema dei curiosi che, per vedere i resti del treno, rischiano di compiere manovre azzardate in autostrada è "reale e stiamo cercando di gestirlo al meglio" aveva detto il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, venerdì pomeriggio nell’incontro al vertice per la gestione del deragliamento. Poche ore dopo, sabato mattina verso le 5, nella corsia sud dell’A1, all’altezza di Ospedaletto, proprio nel punto esatto in cui il luogo del disastro ferroviario è visibile, una Nissan con a bordo quattro giovani residenti nel Parmense che stavano rientrando verso casa, si è ribaltata e ha iniziato a prendere fuoco. A distrarre il guidatore 25enne, portato in elisoccorso all’ospedale San Gerardo di Monza, potrebbe essere stata proprio la vista del treno deragliato. Perché è innegabile che la curiosità spinga a vedere di persona quel che è successo. Ma gli inquirenti, al momento, non possono neppure escludere il colpo di sonno, ipotesi anzi ritenuta ragionevole. Di certo, come già per il deragliamento del treno, che ha mietuto due vittime, il dia volo ci ha messo lo zampino.

Uno dei quattro passeggeri, infatti, dopo che l’auto si è fermata tra la corsia d’emergenza e quella di marcia, è riuscito a estrarre dall’auto gli amici prima che le fiamme divampassero. Si sarebbero salvati. Ma su di loro è piombata una Fiat Punto guidata da un 57enne lodigiano, che li ha travolti ed è scappato senza prestare soccorso. Sia il conducente del suv Nissan, V.P.E.A. 25enne dell’Ecuador residente in provincia di Parma, ricoverato in codice rosso ma non ritenuto in pericolo di vita, che la 21enne Madeline Mora Ramirez, di Santo Domingo, residente a Langhirano, hanno riportato gravi traumi: all’arrivo dei soccorritori la ragazza, già in arresto cardiaco, è stata portata all’ospedale di Lodi, dove è deceduta. Gli altri due giovani, B.M, 20enne del Marocco, e F.M., 26 anni, di Parma, invece, hanno riportato solo delle contusioni.

È stato proprio uno di loro a spiegare la dinamica e a permettere alla Polstrada di Lodi di risalire nel giro di un paio d’ore al pirata della strada. L’uomo, S.F., residente a Bertonico, nel Lodigiano, è stato prelevato dalla sua abitazione, dove era parcheggiata l’auto su cui erano evidenti le tracce dell’accaduto. Portato in ospedale, l’uomo è risultato positivo al test antidroga. Quindi è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio stradale: al momento si trova ai domiciliari presso la propria abitazione. Al vaglio anche la posizione del 25enne alla guida della Nissan: la Polstrada attende l’esito delle analisi compiute su di lui al San Gerardo per capire se avesse assunto sostanze o avesse bevuto oltre il consentito. Forse sarà lui stesso a dire se a distrarlo, per qualche istante fatale, siano stati davvero i resti di quel treno o se a tradirlo sia stato un colpo di sonno.