Comprava oppiacei e morfina con ricette fasulle e poi li rivendeva facendosi pagare in criptovalute. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas) di Cremona hanno arrestato un ventiduenne disoccupato residente a Lodi, accusato, secondo gli elementi di indagine raccolti negli ultimi mesi, di traffico di farmaci. Ora si trova in carcere a Lodi.
La misura restrittiva, disposta dal giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Lodi, è stata emessa dopo aver accertato che il ventiduenne lodigiano sin dagli inizi del 2023, mediante l’utilizzo di ricette mediche falsificate, riusciva ad acquistare in diverse farmacie del Lodigiano e del Milanese quantitativi ingenti di farmaci ad azione stupefacente come l’Oxycontin e il Depalgos, potenti analgesici che hanno come principi attivi rispettivamente l’ossicodone, che è appunto nella tabella delle sostanze stupefacenti, e la morfina. In pratica, in maniera artigianale a casa propria, il giovane riusciva a produrre ricette false con timbri altrettanto contraffatti, apponendo nomi di medici e di pazienti inventati, che cambiava di volta in volta per non destare sospetti.
I farmaci in questione venivano successivamente rivenduti sul mercato nero online oppure anche tramite Telegram, e i pagamenti avvenivano prevalentemente in criptovalute così da eludere i controlli delle autorità. Il giro d’affari era molto redditizio e i guadagni molto alti poiché si tratta di farmaci dall’effetto stupefacente molto richiesti dai tossicodipendenti.
In Italia è un fenomeno che non ha ancora preso piede ma sta emergendo. Il giro d’affari è stato però stroncato dalla meticolosa attività d’indagine svolta sotto la direzione della Procura di Lodi, che ha permesso ai Nas di Cremona di ricostruire interamente le modalità illecite con cui venivano realizzate le ricette mediche false, il modo in cui avvenivano gli acquisti fraudolenti nelle farmacie e di individuare i successivi canali illegali di rivendita.
Mario Borra