MARIO BORRA
Cronaca

Il sottopasso della discordia. Il via ai lavori è imminente. Ma i politici litigano ancora

Codogno, pronto a partire il cantiere che anche i residenti attendono ormai da anni . Ma Forza Italia incalza l’ex assessore Giovannini: "Risultato di un impegno collettivo".

Il tunnel di via Borsa sarà recuperato

Il tunnel di via Borsa sarà recuperato

Mancano ormai solo i dettagli prima che il cantiere si installi nel sottopasso pedonale di via Borsa e la struttura ormai fatiscente venga “impacchettata“ per tre mesi. La burocrazia legata alla richiesta di installazione di un contatore “frena“ l’avvio dell’intervento che RFI aveva promesso di iniziare subito dopo Pasqua, avendo già l’impresa a disposizione.

Ma è questione di giorni per veder partire i lavori necessari: la demolizione dell’intonaco e della pavimentazione, l’impermeabilizzazione con iniezioni di resina, la realizzazione del nuovo intonaco e la canalizzazione delle acque, la posa delle piastrelle, la nuova illuminazione e la tinteggiatura di pareti e volta. Il tutto con il tunnel chiuso al transito.

Se l’opera attesa per anni anche dai residenti è alle porte Forza Italia, componente di maggioranza, ingaggia una polemica con l’ex assessore ai Lavori pubblici Severino Giovannini di Codogno Lista Civica che, lo scorso ottobre, ha dovuto giocoforza abbandonare la Giunta per fare posto a un esponente di FI in forza dei mutati assetti politici nella coalizione. Un attacco personale che rischia di creare tensioni interne, visto che oggi Giovannini è coordinatore della Civica.

"La nuova convenzione sul sottopasso tra RFI e Comune è un risultato importante ma va precisato con fermezza che l’accordo raggiunto non può e non dev’essere ascritto al merito personale dell’ex assessore Giovannini, come qualcuno ha frettolosamente lasciato intendere in Consiglio – incalza FI – Al contrario la convenzione definitiva è stata profondamente modificata proprio grazie al lavoro attento dell’intera coalizione, che ne ha corretto i contenuti e apportato variazioni sostanziali. Non è accettabile la rivendicazione di un risultato collettivo come fosse una medaglia personale".

Mario Borra