Il ministro in visita a Lodi Il territorio a Piantedosi: "Più dignità per le Province"

Il presidente Santantonio: vanno definite le risorse su cui contare e come organizzarle. Il rappresentante del Governo ha anche visitato il posto di polizia riaperto in ospedale.

Il ministro in visita a Lodi  Il territorio a Piantedosi:  "Più dignità per le Province"

Il ministro in visita a Lodi Il territorio a Piantedosi: "Più dignità per le Province"

di Paola Arensi

Pomeriggio lodigiano, ieri, per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il rappresentante del Governo, prima ha visitato il posto di polizia dell’ospedale Maggiore riaperto dal 6 marzo scorso, poi, nella sede della Provincia, ha incontrato (privatamente) presidenti delle Province lombarde e i delegati dell’Unione province italiane e poi partecipato a un dibattito pubblico. Per Piantedosi si è trattato di un ritorno in riva all’Adda dopo che era stato prefetto da queste parti dal 29 agosto 2011 al 9 gennaio 2012. All’ospedale Maggiore è stato accolto dal Salvatore Gioia, direttore generale della Asst, affiancato dai direttori Paolo Bernocchi (sanitario), Enrico Tallarita (socio-sanitario), Giampaolo Grippa (amministrativo), Stefano Paglia (dipartimento emergenza urgenza), Roberta Giacchero (donna e materno infantile), Andrea Filippin (direzione medica), oltre al presidente della Provincia Fabrizio Santantonio, al sindaco di Lodi Andrea Furegato e alle altre autorità (Guido Guidesi e Patrizia Baffi, assessore e consigliere regionali. In precedenza c’era stato un saluto in Prefettura, con il prefetto Enrico Roccatagliata e il questore Nicolino Pepe. "Non so dire se apriremo un posto di polizia anche a Codogno, ma non è escluso – ha affermato Piantedosi al Maggiore –, programmiamo l’ampliamento di questi servizi". "Gli agenti sono sempre presenti e a volte sembra di far parte della stessa squadra" ha ribadito Paglia soddisfatto. "Era il nostro obiettivo" ha replicato il ministro. Da anni si chiedeva la riapertura del presidio, chiuso per mancanza di personale. Il tema della sicurezza è tornato pressante a inizio febbraio quando, un 40enne accompagnato al Pronto soccorso, ha dato in escandescenza e spaccato un costoso ecografo e arredi, con danni per 50mila euro. "Al Pronto soccorso di Lodi accedono 105-107 persone al giorno e con il Pronto soccorso di Codogno, accogliamo circa 100mila persone l’anno" ha aggiunto Paglia. "Serviamo 150mila pazienti l’anno in Asst" ha sottolineato Gioia, annunciando anche l’apertura, a breve, del Pronto soccorso pediatrico. Dopo la tappa al Maggiore, il ministro ha partecipato al forum “UP Lodi - Talks about the future since 1454“, promosso da Appia Institute, con il patrocinio della Provincia di Lodi.

Quindi la conversazione pubblica, nella Sala dei Comuni, incentrata sulle prospettive di riordino delle funzioni delle Province e di riforma degli enti locali. Il presidente Santantonio ha esordito: "Se si vuole riformare e ridare dignità alle amministrazioni provinciali, non ci si fermi all’obiettivo del permettere l’azione diretta. Non si ripeta l’errore del 2014, quando le province sono state lasciate in un limbo istituzionale per una riforma frettolosa. Dobbiamo rimanere nella concretezza. Va deciso quale modello di raccolta di risorse dare alle province, come organizzarle". "Prima della legge Delrio – ha replicato il ministro – questa provincia, così come altre, viveva ipotesi di accorpamento. Poi si fece marcia indietro. Si stavano sottovalutando i problemi istituzionali delle amministrazioni pubbliche locali. La dimensione territoriale provinciale, storicamente, qui è l’espressione culturale, sono le vocazioni e le tradizioni. Il Lodigiano ha una sua caratteristica identitaria. Oggi il fabbisogno delle amministrazioni è più accentuato, va proposto un rilancio. E il ripristino della pienezza dei circuiti democratici, con elezione diretta, è un tema da valutare".