
A Pasqua i lodigiani scelgono, ancora una volta, la qualità dei prodotti artigianali delle botteghe dolciarie della città. Una tradizione che si conferma anche in tempo di pandemia e in zona rossa. In città è stata, negli ultimi giorni, caccia al classico agnellino di pasta sfoglia, farcito di crema pasticcera, chantilly o cioccolato. Una prelibatezza, che vince sull’uovo di cioccolato e sulla colomba. E che ha riscosso un grande successo alla “Casa del gelato“ di via Sant’Angelo, dove le prenotazioni sono chiuse da giorni. "Gli agnellini di pasta sfoglia sono il prodotto che abbiamo più venduto - dice Raffaella Bonvini, titolare della pasticceria –. Le prenotazioni sono state tante e molte le consegne direttamente a domicilio. La tradizione a tavola, soprattutto a Pasqua, vince sempre. Rispetto a un anno fa, quando con il lockdown anche noi eravamo chiusi, siamo tornati quasi normalità. E i lodigiani hanno risposto con grande entusiasmo".
Grande lavoro nel laboratorio della pasticceria “Dolce meta“ di viale Pavia 64 dove da settimane sono arrivate tante richieste. "Come sempre vince la tradizione - dice Lucia Nappi, titolare della pasticceria di San Fereolo -. Sono gli agnellini di pasta sfoglia: la nostra proposta è di venderli vuoti, consegnando la crema o il cioccolato in un contenitore a parte con tanto di sacco a poche per permettere al cliente di riempire il dolce al momento. Anche con le restrizioni della zona rossa, coi divieti di fare grosse tavolate in famiglia, tanti nostri clienti hanno comunque optato per l’agnello di pasta sfoglia più grande". Ieri a mezzogiorno, alla pasticceria “La Lombarda“ di via Garibaldi, attiva da quasi 100 anni, tanti lodigiani hanno ritirato il proprio agnellino pasquale. Per la storica pasticceria sarà l’ultima Pasqua almeno sotto la guida di Renata e Silvio De Agostini, da fine aprile infatti l’attività passerà a una nuova gestione.
Carlo D’Elia