
Il comitato contro il Comune Castello Trecchi lasciato al privato "Si è scelto di cancellare la storia"
di Mario Borra
"Si è scelto di non essere custodi della storia, dell’arte e della cultura. Ognuno si assuma le responsabilità delle proprie scelte. Resterà nella storia la delibera del Consiglio comunale, con i relativi nomi e cognomi, che non riconosce il castello come un bene storico e simbolo della nostra comunità a valere anche per le future generazioni di cittadini di Maleo". Torna a prendere posizione il Comitato “Castello di tutti per tutti“ a poco meno di un mese dal pronunciamento della maggioranza del Consiglio comunale che ha detto di “no“ al diritto di prelazione d’acquisto, come era previsto dal Codice dei Beni Culturali, lasciando via libera al privato, l’Immobiliare Novembre di Casalpusterlengo, che quattro mesi fa comprò all’asta il maniero Trecchi del XV secolo per un milione e 370 mila euro.
Gli attivisti si fanno risentire con una lettera con la quale attaccano a testa bassa l’amministrazione comunale che "non ha compreso il valore del castello, il suo significato e la portata della sfida che aveva davanti". L’impegno del comitato proseguirà, come ribadito nella missiva, nella promozione di alcune iniziative, ma il “no“ del comune alla prelazione "brucia" ancora. "Quando un bene è di interesse pubblico, appunto soggetto a diritto di prelazione, è un bene che ha un valore simbolico e identitarie per la comunità – si legge nella lettera –. Non è solo un costo, un piano pluriennale per un mutuo. Era un bene che poteva aggregare risorse e intelligenze, esperienze e disponibilità. Si è scelto altro".