MANUELA MARZIANI
Cronaca

Identificato il baby branco. Sassate a un adolescente. Colpevoli quattro coetanei

Hanno tra i 13 e i 15 anni e sono indagati per lesioni personali volontarie. Un gruppo di altri dieci ragazzini ha filmato l’aggressione in centro a Pavia.

Identificato il baby branco. Sassate a un adolescente. Colpevoli quattro coetanei
Identificato il baby branco. Sassate a un adolescente. Colpevoli quattro coetanei

Hanno un nome, un cognome e un volto i quattro adolescenti che domenica 1° ottobre hanno aggredito un loro coetaneo colpendolo anche con un sasso e ferito l’amico che provava a difenderlo. I ragazzi, di età compresa tra i 13 e i 15 anni, sono indagati per il reato di lesioni personali volontarie, aggravate sia dalla minore età della vittima sia dal fatto che l’azione violenta si sia svolta con l’utilizzo di sassi.

Le indagini, effettuate con assidui controlli sotto la Cupola Arnaboldi, in piazzetta del Lino e nelle vie limitrofe che da qualche tempo sono diventati punto di ritrovo di diverse baby gang, hanno consentito ai carabinieri della Compagnia di Pavia di ricostruire la dinamica dell’aggressione. In quel pomeriggio domenicale, mentre i due tredicenni si trovavano in Strada Nuova, sotto la Cupola Arnaboldi, venivano avvicinati e scherniti da quattro coetanei spalleggiati da altri dieci ragazzini che si sono limitati a guardare e a riprendere la scena col cellulare.

Per evitare di scatenare una rissa, le due vittime si erano allontanate raggiungendo una strada limitrofa dove però era arrivato anche il gruppo antagonista. Nasceva un vero e proprio parapiglia, durante il quale uno degli aggressori raccoglieva da terra un sasso usato per l’acciottolato e lo lanciava verso uno dei due 13enni, colpendolo alla testa e provocandogli una prognosi di trenta giorni, mentre l’altro veniva colpito con schiaffi e pugni riportando una prognosi di sette giorni.

La Procura dei Minori di Milano, al fine di dare un forte segnale alla recrudescenza di violenza in ambito minorile che interessa ormai tutto il territorio nazionale, ha disposto il sequestro dei telefonini di tutti i ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 14 anni che, a vario titolo, erano stati coinvolti nel fatto, indagati e testimoni, oltre all’ispezione di quelli delle due vittime.

"Mi fido della giustizia – aveva detto il ragazzino aggredito che, quando si è presentato in caserma accompagnato dal padre per sporgere denuncia, aveva fatto i nomi dei suoi aggressori – Non cerco vendette. Spero solo che questi ragazzi sempre in cerca di risse imparino qualcosa da questa vicenda. Dal canto mio, appena potrò tornerò a scuola e spero di riprendere la mia vita".