I militari: in tre mesi fatti quasi 18mila tamponi

Nei drive through di Lodi e Codogno alta l’allerta varianti. Ricoveri in risalita

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Quasi 18mila tamponi in tre mesi. Questa l’attività svolta dal 7 novembre a oggi da parte dello Stato Maggiore della Difesa che nel Lodigiano ha attivato due dei 200 “drive through“ dell’Operazione Igea. Il primo a Lodi, nell’area del Parco Tecnologico Padano, in cui fino a ieri sono stati effettuati 14mila tamponi (media di 170 al giorno,) e l’altra a Codogno nell’area della Fiera, dove i tamponi sono stati 3.500 (58 la media giornaliera). A coordinare l’attività è il colonnello dell’Esercito Fabio Zullino (nella foto col ministro Guerini), 58 anni, il quale nella prima ondata dell’emergenza era anche stato colpito duramente dal virus. "L’attività nel Lodigiano non ha finora subito decise accelerazioni – spiega –. Vedremo nelle prossime settimane cosa accadrà. Il virus continua a circolare. In tanti però ormai scelgono di sottoporsi privatamente al tampone rapido e non vengono da noi". Ieri mattina però davanti al presidio di Codogno, al San Biagio, è stata segnalata una lunga coda per effettuare il tampone.

A Lodi, intanto, il servizio per ora resta attivo solo nella prima fascia, quella dalle 8 alle 14, mentre resta sospesa quella serale che si conclude alle 20. Inoltre l’Esercito si prepara a trasformare i drive through in aree per effettuare i vaccini anti-Covid. "Lentamente passeremo alla vaccinazione dei cittadini – conclude Zullino –. È l’unica arma che abbiamo per sconfiggere il virus. Per qualche anno ancora il Covid ci farà compagnia, quando tutti saranno vaccinati tre o quattro volte poi con ogni probabilità diventerà come un’influenza". Intanto ieri anche il primario dei Pronto soccorso di Lodi e Codogno, Stefano Paglia, ha riferito che "nelle ultime ore si sono contati 6 nuovi casi da ricoverare a Codogno e 5 a Lodi. Sembra ci sia una tendenza in incremento".Carlo D’Elia