Gambizzato per un debito di droga, due fermati

Gambizzato per un debito di droga non onorato. Spari nella tarda serata di martedì nel parcheggio di un condominio adiacente...

Gambizzato per un debito di droga, due fermati

Gambizzato per un debito di droga, due fermati

Gambizzato per un debito di droga non onorato. Spari nella tarda serata di martedì nel parcheggio di un condominio adiacente ad un parco giochi a Casalmaiocco con un 50enne italiano, il quale era sceso poco prima dalla propria abitazione in strada, raggiunto alla gamba sinistra da un proiettile esploso al culmine di una discussione con altri due soggetti, poi datisi alla fuga. Il ferito era stato poi trasportato d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Vizzolo Predabissi.

Le forze dell’ordine però hanno rintracciato e fermato, poche ore dopo, due sospettati, un 30enne ed un 40enne, entrambi italiani. La coppia probabilmente pretendeva il pagamento di una “partita“ di sostanza stupefacente ed è passata dalle parole ai fatti: elementi utili alle indagini le ha fornite l’aggredito il quale era stato sentito in ospedale dagli uomini del Reparto Operativo dei carabinieri del Comando Provinciale di Lodi. Il 30nne è stato rintracciato presso l’abitazione dei genitori a San Zenone al Lambro ove si era rifugiato, mentre il secondo è stato fermato nella serata successiva del 17 gennaio a Villa d’Almè, in provincia di Bergamo dai carabinieri della Compagnia di Zogno, grazie alle indagini che avevano permesso di individuare l’auto con cui i due si erano allontanati dal luogo dell’incontro, tracciando il percorso fino alla cattura.

Ieri, c’è stato l’interrogatorio del 30enne da parte del Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Lodi, unitamente al Sostituto Procuratore titolare dell’indagine, per il quale è stato confermato il fermo. Il secondo fermato, in carcere a Bergamo, è a disposizione del Procura della Repubblica di Bergamo in attesa dell’interrogatorio. Gli inquirenti ipotizzano che sia stato il 40enne ad impugnare l’arma, non ancora ritrovata, e ad esplodere il colpo all’altezza degli arti inferiori.

Inoltre, tra la serata di giovedì e ieri mattina, ci sono state due aggressioni a Lodi. La prima è avvenuta attorno alle 22 di giovedì, in pieno centro, in Corso Umberto I, a due passi dalla sede della Prefettura, con un 36enne soccorso da un’ambulanza del 118 e trasferito in codice verde all’ospedale del capoluogo lodigiano. Sul caso sta indagando la Questura. La seconda, invece, attorno alle 7.30 di ieri, è stata registrata in via Fascetti, non distante dallo scalo ferroviario, zona sicuramente “calda“ della città a livello di sicurezza: due persone di 51 e 52 anni hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie. Anche in questo caso è intervenuta una pattuglia della Polizia di Stato.

Mario Borra