Frecciarossa deragliato, via alla rimozione delle carrozze

La maxi-gru comincia a imbracare il convoglio pezzo per pezzo. Sarà un’operazione lunga e delicata

Comincia la rimozione delle carrozze deragliate il 6 febbraio

Comincia la rimozione delle carrozze deragliate il 6 febbraio

Livraga (Lodi), 16 febbraio  2020 - Tutto è pronto per l’ora X: la rimozione delle carrozze deragliate il 6 febbraio scorso lungo la linea ad alta velocità tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano, che ha causato la morte dei due macchinisti e il ferimento di 31 passeggeri, prenderà il via ufficialmente nella giornata di oggi. Se non ci saranno inconvenienti dell’ultimo minuto, le maxi-gru, già posizionate da giorni, negli spazi antistanti i binari, proprio davanti al treno, cominceranno a imbracare il convoglio pezzo per pezzo.

Sarà un’operazione lunga e molto delicata che, dopo il dissequestro dell’area avvenuta mercoledì scorso, ha visto un lavoro preparatorio molto meticoloso andato avanti anche nella giornata di ieri. Gli operai della ditta incaricata, dopo aver posizionato quintali di ghiaia per rendere stabile il terreno, hanno collocato le due gru proprio davanti alle carrozze. Ieri, si stavano completando le ultime fasi preparatorie con l’allungamento dei bracci meccanici e la posa della zavorra sulla base dei due mezzi per renderli saldi al terreno. Quando si accenderà disco verde alle operazioni di rimozione, le due gru si allungheranno verso il gigante sui binari e prenderanno ogni singola carrozza in due punti, in testa e in coda. La prima che verrà imbracata sarà quella che, alla fine della folle corsa dopo il deragliamento, è crollata su un fianco.

Dapprima dovrà essere messa in asse sui binari e successivamente collocata su un camion rimorchio. Un intervento da fiato sospeso. Poi si procederà a togliere le altre carrozze tagliando i giunti che le tengono attaccate una con l’altra. Ogni manufatto pesa dalle cinquanta alle settanta tonnellate e in totale saranno sette ad essere rimosse esclusa la motrice la cui carcassa è ancora a terra lontana dai binari. Successivamente verranno collocate in un punto della zona, in una sorta di deposito esterno prima di essere destinate in un sito non ancora definito (si parla di Pistoia, probabilmente). La zona dunque, da oggi e per i prossimi giorni, diventerà un cantiere a cielo aperto dai ritmi frenetici e non è escluso, come già avvenuto ieri, che venga presa d’assalto da numerosi curiosi. Secondo quanto stabilito, anche Rfi metterà in campo decine di uomini anche perché successivamente occorrerà ripristinare i binari per poterli riaprirli alle corse dei treni ad alta velocità. Già ieri proprio accanto al Frecciarossa deragliato era stato posizionato un convoglio per il rinnovo del binario. Intanto, ieri il procuratore di Lodi Domenico Chiaro ha ribadito che "l’attività di indagine non si ferma. Anche oggi (ieri, ndr) sono state sentite altre persone e stiamo valutando le loro posizioni".