Morto Franco Tatò: addio all'ex manager

Il dirigente d'azienda lodigiano aveva 90 anni. Era soprannominato "Kaiser Franz" e il "Manager filosofo". Nel corso della sua carriera è stato al vertice di grandi aziende, dall'Olivetti all'Enel

Franco Tatò

Franco Tatò

Lodi - E' morto il dirigente d'aziende Franco Tatò. Si è spento a 90 anni, per un ictus che lo ha colpito prima di un intervento endocardico. Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, alla Casa Sollievo della Sofferenza fondata da Padre Pio. Accanto a lui c'erano la moglie, l'ex attrice e presentatrice televisiva Sonia Raule, e l'amata figlia Carolina. A dare la notizia del decesso - riportata dall'agenzia Agi - è stata la sua assitente. Tatò era soprannominato "Kaiser Franz" (per il piglio e alla durezza che metteva in pratica nel suo lavoro) e il "Manager filosofo" (appellativo dovuto al suo percorso di studi). 

L'ex dirigente d'azienda era nato il 12 luglio 1930 a Lodi. Laureato in Filosofia come alunno del Collegio universitario Ghislieri di Pavia, ha proseguito il suo percorso formativo in Germania e ad Harvard. A 24 anni ha iniziato la sua lunga carriera lavorativa all'Olivetti, dove scalò tutte le posizioni. Successivamente ha lavorato vertice di aziende come Mondadori e Fininvest (gruppo in cui ricoprì la carica di amministratore delegato dal 1993 al 1995). Nel 1996 il Governo presieduto da Romano Prodi lo portò alla guida di Enel dove rimase fino al 2002.

Poi altri incarichi, tra cui amministratore delegato delle Cartiere P.Pigna, presidente e amministratore delegato della IPI Spa Torino, e dal 2011 al 2014 presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Parmalat. Dall'agosto 2003 al 2014 è stato amministratore delegato dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Nel marzo del 2013 è diventato vicepresidente del colosso metalmeccanico Berco. 

A quanto si apprende, Tatò era giunto oggi stesso nell'ospedale ed è morto poco dopo il ricovero. Era già in Puglia nella sua masseria a Fasano, nel Brindisino. Due anni fa, nel settembre 2020, in seguito ad una caduta nella masseria, aveva battuto la testa ed era stato ricoverato in gravi condizioni per qualche tempo, per poi essere dimesso. Tatò è nato a Lodi, ma la sua famiglia è originaria di Barletta.