Fari accesi al mercato rionale di Sant’Angelo da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lodi e del Comando Provinciale di Lodi i quali, la settimana scorsa, hanno effettuato controlli con l’obiettivo di verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per contrastare il fenomeno del lavoro nero. L’attività si è principalmente concentrata nelle due piazze principali di Sant’Angelo dove normalmente si insediano i banchi del mercato rionale: sono stati pizzicati due fruttivendoli, entrambi risultati irregolari per il rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’impiego di lavoratori in nero, in alcuni casi manodopera straniera irregolare in Italia. Nelle vicinanze, è stato controllato un parrucchiere, risultato anch’egli non rispettoso delle norme: impiegava lavoratori privi di formazione e informazione. I carabinieri si sono fatti anche consegnare documentazione relativa ai contratti stipulati con la manodopera e sono in corso ulteriori accertamenti per verificare gli indici di irregolarità in materia di contratto di lavoro (mai firmato), retribuzione con metodi di pagamento non tracciabili, permessi non retribuiti al posto di normali giornate lavorative con omessa contribuzione a discapito dei diritti garantiti ai lavoratori.
Sono stati così deferiti tre datori di lavoro per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con contestazioni circa la mancanza di formazione ed addestramento dei lavoratori, la nomina del medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria, la mancata visita medica per l’idoneità lavorativa, l’assenza della designazione dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione e la mancata designazione degli Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (Aspp) più tutta una serie di obblighi mai evasi sempre in materia di sicurezza. In tutti e tre i casi è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività sino al ristabilirsi delle condizioni di sicurezza. In totale, nel blitz, sono stati controllati 10 lavoratori di cui sei sono risultati lavorare in nero. Le sanzioni totali ammontano a ventimila euro circa, mentre quelle di tipo penale a quasi 7.500 euro.Mario Borra