Fatebenefratelli: "Il contratto non dipende da noi"

San Colombano, dipendenti in stato di agitazione "Hanno già avuto aumenti"

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AL LAMBRO

Domani, dalle 10 alle 12, i lavoratori del centro di riabilitazione psichiatrica Fatebenefratelli di San Colombano organizzano un presidio in via Hausmann a Lodi, davanti alla sede territoriale di Regione Lombardia, per protestare. "Altro che eroi del Covid, da 15 anni aspettiamo il rinnovo del contratto della sanità privata dell’Aris". Saranno presenti le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Confsal, Federazione italiana autonomie locali e sanità e le Rsu rappresentanze sindacali unitarie del Centro col camion vela che, da tre giorni, circola tra San Colombano e Lodi per protestare. Intanto però l’Amministrazione centrale Fatebenefratelli riguardo alle questioni sollevate replica: "Il Contratto applicato è Aris cdr e il tavolo di contrattazione è nazionale, non locale, pertanto la struttura non ha alcuna possibilità di discuterlo singolarmente, anzi auspichiamo che la negoziazione a livello nazionale sortisca gli effetti sperati. Nonostante questo, dall’estate 2020, per venire incontro alle esigenze dei nostri lavoratori, eroghiamo un aumento in busta paga, a titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali. Facciamo notare poi che le stesse organizzazioni sindacali hanno firmato l’entrata in vigore di questo contratto da gennaio 2013".

"Le organizzazioni sindacali – aggiungono dalla struttura – ci hanno comunicato l’iniziativa di sospensione degli straordinari che, pur non avendo riscontrato piena adesione, in una fase emergenziale come quella che tutta la Sanità sta attraversando, ha comunque creato del disagio. Tuttavia, anche nelle emergenze, il nostro impegno è sempre stato volto ad una risposta in linea con le normali prassi aziendali, ove questo sia possibile. Ma non ci risulta che gli Oss facciano turni in due per supplire alla mancanza di infermieri". P.A.