Lodi, ex Linificio: presentato il progetto da 18 milioni di euro

Non solo Museo civico e Archivio storico ma anche caffetteria, sala per la musica, cineclub, spazi per co-working, studio, laboratori artistici e la Cattedrale vegetale

Andrea Cancellato illustra il progetto dell'ex Linificio

Andrea Cancellato illustra il progetto dell'ex Linificio

Lodi, 17 dicembre 2022 – È una vera e propria corsa contro il tempo quella che sta compiendo il sindaco di Lodi Andrea Furegato insieme al consulente ed ex sindaco Andrea Cancellato e all’intera giunta per avviare i lavori di recupero dell’immobile dell’ex linificio entro la fine luglio e non perdere gli oltre 18 milioni di euro di fondi del Pnrr.

Questa mattina nella sala del Verri è stata presentata alla cittadinanza l’ipotesi progettuale sulla quale l’Amministrazione procederà all’appalto integrato di progettazione definitiva, esecutiva e lavori entro fine febbraio ma sulla quale sono ancora aperti i contributi dei cittadini.

Nell’ampia area di oltre 16.000 m² di cui 3300 di parcheggi, 700 per una piazzale esterno, e 13.000 effettivi coperti, il comune intende trasferire il Museo Civico, non più fruibile da 15 anni, l’Archivio storico, secondo un progetto già predisposto dall’ex giunta Casanova (con un costo di oltre 2 milioni di euro), ma anche realizzare un "opificio" culturale e ricreativo con una caffetteria e ristorazione, uno spazio per la promozione enogastronomica lodigiana, spazi per il co-working e lo studio, un’auditorium di circa 250 posti, un cineclub, sale prove per musica, spazi gioco per bambini e, su un soppalco alto circa 7 metri e ampio 500 m², dei laboratori artistici e creativi. In uno spazio a cielo aperto si intende invece ricreare la Cattedrale vegetale di Giuliano Mauri, già realizzata all’ex Sicc e poi distrutta.

Molti gli interventi e i suggerimenti dei cittadini anche se c’è chi teme che una struttura così polifunzionale, possa far perdere centralità ed identità al Museo civico che vanta, tra le altre cose, una antica collezione di ceramiche che resero Lodi famosa tra ‘700 e ‘800.