REDAZIONE LODI

Ex Coop e Abb, è tempo di demolizioni e bonifiche

L’avvio dei primi cantieri con qualche intoppo per i rincari delle materie

I primi cantieri ad aprire riguardano l’ex Coop e l’ex Abb. Il vecchio ipermercato My Lodi di via Grandi, destinato ad ampliare la recente Zucchetti Tower, sede ultramoderna della prima software house italiana, è stato in gran parte demolito nelle scorse settimane. Resta in piedi, tra le macerie, un corpo di fabbrica che ospita al pian terreno la banca e al piano superiore (accesso da via Haussmann) la farmacia Sabbia. Entrambe le attività continueranno a operare fino al trasloco nel nuovo edificio. Ma il progetto di Zucchetti sta subendo ritardi a causa dei rincari delle materie prime ed energetici: "I fornitori sono in difficoltà in questo momento a farci avere i preventivi" spiegano da Zucchetti, che contava invece di far partire la gara d’appalto entro metà ottobre.

L’ex Abb, invece, di 34 mila metri quadrati tra via Fascetti, viale Pavia e via Sant’Angelo, da area produttiva è destinata a diventare residenziale: attualmente è in corso l’attività preliminare sul suolo. "Stiamo procedendo con le bonifiche – spiega Diego Bosis della società bergamasca Tecno consulent, che è proprietaria dell’area dopo l’accordo siglato con il Banco Bpm (ex Bipielle di Lodi) –. Abbiamo concluso la prima fase, coi prelievi dei terreni fatti in contradditorio con Arpa. Ora attendiamo di presentare entro fine anno il progetto di bonifica alla conferenza di servizi cui parteciperanno, oltre ad Arpa, anche Comune e Provincia. Quindi procederemo con la bonifica vera e propria. Si tratta di eliminare un metro o poco più di superficie di terreno dei “riporti“ che si usavano una volta sotto ai parcheggi e ai capannoni. Non è un intervento impegnativo come bonifica, ma richiederà circa una decina di mesi perché l’area è molto estesa. Confidiamo di terminare l’intervento e avviare il cantiere vero e proprio per la fine del 2023". L’investimento, per i 270 appartamenti che sorgeranno nell’ampia area situata nella zona restrostante la stazione, da tempo incolta, è di circa "60 milioni di euro".

L.D.B.