Ex Consorzio, i lavori possono ripartire

Lodi, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar e dà ragione al Comune. Il verdetto definitivo il 3 maggio

I lavori all’ex Consorzio agrario, quando erano ancora nella fase iniziale

I lavori all’ex Consorzio agrario, quando erano ancora nella fase iniziale

Lodi - Colpo di scena in merito alla vicenda dell’ex Consorzio agrario di Lodi, sito per il quale è previsto un maxi piano di riqualificazione, portato avanti da un privato con l’avallo del Comune, e che viene contestato dal comitato LodiVivibile e dal Circolo Legambiente LodiVerde. Nell’intervento rientrano 5 nuove rotatorie per rendere più fluida la circolazione e ridurre la permanenza dei mezzi ai semafori, nuovi parcheggi vicino alla stazione e l’ampliamento del terminal bus. Ieri il Consiglio di Stato, cui si è appellato il Comune di Lodi per poter riprendere i lavori dopo che il Tar li aveva sospesi accogliendo l’istanza degli ambientalisti, ha dato ragione all’ente pubblico. "L’ordinanza – commenta la sindaca Sara Casanova – annulla la sospensiva del Tar, accoglie le motivazioni del Comune e condanna la controparte a pagare le spese di giudizio.

I lavori tanto attesi all’ex Consorzio, con tutti i benefici che comporteranno per la città, possono a questo punto ripartire, con una nuova programmazione. Anche se resta l’amarezza per i ritardi che hanno subito opere strategiche per Lodi. Siamo fiduciosi che il Tar, nel giudizio di merito, terrà conto di questo orientamento". Sull’altro fronte Andrea Poggio di Legambiente sottolinea che "l’ordinanza non pare però cambiare più di tanto lo stato di fatto. Il 3 maggio, ci sarà udienza di merito al Tar di Milano". "Attendiamo fiduciosi – aggiunge – la decisione dei giudici chiamati ad esprimersi sulla correttezza dei procedimenti amministrativi seguiti dal Comune di Lodi in questi anni. Dopo quattro anni e mezzo di discussioni, anche dopo il 3 maggio i lavori non potrebbero ancora iniziare, perché ancora non risulta approvato il piano di bonifica da parte dell’Arpa".

«L’impresa infatti – conclude – ha appena finito la caratterizzazione, cioè le analisi chimiche dei terreni, in base alle quali comprendere meglio i lavori necessari al completamento del piano di bonifica, che dovrà essere definitivamente approvato dalle istituzioni. Sino a quel momento non può iniziare alcun lavoro. Chi dice che i ritardi siano provocati dalla nostra opposizione mente. Se si fosse rispettato il Pgt oggi, avremmo già un quartiere, servizi e un supermercato".