
La conferenza dei sindacalisti Cgil
San Rocco al Porto (Lodi), 5 settembre 2020 - “Persone come le cose“: è lo slogan lanciato dalla Cgil, che fa il verso a quello ufficiale del Conad, per riassumere il trattamento che è stato riservato ai dipendenti nel passaggio dall’ex Auchan al nuovo marchio, attraverso Margherita Distribuzione. Con l’avvio, ieri, della mobilitazione per i 25 esuberi, il segretario generale della Camera del Lavoro, Franco Stasi, a Lodi ha rimarcato come questa vicenda sia legata «alla grave situazione sociale che stiamo vivendo», dicendosi «preoccupato che col caso Conad si crei un precedente: non si discute più la tutela dei lavoratori più fragili ma, in maniera unilaterale, viene presentata una lista dei licenziati. Invece, riportando la questione al tavolo di lavoro con prefettura, politici e amministratori, vogliamo tornare a discutere su numeri e criteri, in linea con l’ordinamento giuridico».
«C’è un’imprenditoria aggressiva che si inventa le regole del gioco – ha rimarcato il segretario Filcams Ivan Cattaneo –. Hanno selezionato il personale meno ‘prestante’: nell’elenco dei 25 licenziati, che si aggiungono alle 52 fuoriuscite volontarie (restano in 110, ndr), tre sono assunzioni obbligatorie per disabilità, un’altra quindicina ha limitazioni; poi ci sono casi di persone monoreddito con più figli: tutte persone ridotte sul lastrico. Abbiamo già avviato una causa per interpretazione non lecita della cessione del ramo d’azienda e una per discriminazione nella selezione; aggiungeremo quella per attività antisindacale. Hanno già preso posizione il presidente della Provincia Francesco Passerini, con cui convocheremo il tavolo territoriale, e il deputato Guido Guidesi. Con noi ci sono anche Filcams di Piacenza e Cremona e Camera del Lavoro di Piacenza: il giorno dell’inagurazione indiremo 2 ore di sciopero».
Definiti “lavoratori eroi“ durante la pandemia, ora i dipendenti sono stati “parcheggiati“ in Margherita Distribuzione, società creata per aggirare le norme sulla cessione del ramo d’azienda, in base alle quali tutto il personale andava rilevato» aggiunge Cattaneo. «E’ straziante, c’è gente piombata nella disperazione assoluta - ha sottolineato Graziella Longhi, delegata Rsu Cgil -. C’è il diniego a trattare, eppure ancor oggi noi dipendenti siamo disponibili a trovare una soluzione con riduzioni d’orario per evitare gli esuberi, come avevamo già fatto negli ultimi dieci anni, dopo il crollo del ponte sul Po». Presa di posizione anche de “Il Lodigiano contro le discriminazioni“ per le persone fragili messe nella lista nera. «Se necessario scenderemo in piazza e per strada».