Lodi, la droga era nell’armadio: due pusher in manette

Le indagini sono partite dopo un sospetto e continuo viavai in una casa. La Squadra Mobile della Polizia ha trovato hascisc, marijuana e cocaina

La Polizia ha effettuato indagini dopo il continuo viavai di persone non residenti

La Polizia ha effettuato indagini dopo il continuo viavai di persone non residenti

Lodi - Ancora droga nel mirino della squadra mobile di Lodi, in manette due pusher. Questa volta la polizia, che normalmente sorveglia le aree campestri e i luoghi pubblici, si è fatta trovare alla porta di un appartamento. Le indagini sono partite quando è stato individuato un immobile di Lodi in cui c’era un sospetto e continuo viavai di persone non residenti. Gli agenti, appostandosi per le dovute osservazioni, hanno infatti voluto vederci chiaro e il loro fiuto non si è sbagliato. Si è attivato personale della squadra mobile, sezione antidroga, che ha fatto scattare un controllo il 9 novembre.

La polizia, appostata nei pressi dell’abitazione sospetta, ha visto uscire dall’immobile due uomini che, camminando, hanno preso direzioni opposte. Uno dei due interessati è stato quindi pedinato e visto mentre consegnava cocaina a due clienti albanesi. Lo smercio è stato interrotto ed è stata sequestrata una busta con mezzo grammo di stupefacente. Nel frattempo uno dei due avventori è stato segnalato alla Prefettura di Lodi come consumatore di droga. Poco dopo, quando gli inquirenti hanno deciso di perlustrare l’appartamento, è stato notato il rientro del primo uomo. Lui stesso, residente dalla parte opposta di Lodi, non ha però saputo giustificare la propria presenza nel condominio. Invece la polizia gli ha trovato le chiavi della porta d’ingresso e c’è quindi stato un accesso per chiarire cosa stesse succedendo.

Da qui la scoperta, nell’armadio di una camera da letto, di 37 grammi di haschisch, 17 di marijuana, 22 di cocaina, due bilancini di precisione e 670 euro in contanti che, per gli investigatori, sarebbero frutto dello spaccio. A quel punto i due uomini, di cui uno è risultato irregolare in Italia, sono stati arrestati, in flagranza di reato, per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio e rinchiusi, come disposto dalla Procura della Repubblica di Lodi, nel Carcere Cagnola di Lodi, a disposizione dell’Autorità. Nei mesi scorsi la polizia aveva arrestato anche un marocchino, recentemente fermato di nuovo dalla Questura di Milano, che spacciava nelle campagne Pavesi e solo pochi giorni fa, gli agenti hanno collaborato con i poliziotti milanesi, per portare in carcere un uomo residente a Mulazzano e accusato di smerciare droga. Non c’è ancora un bilancio dei pusher fermati durante l’anno, ma l’attenzione resta massima. Anche nelle scuole, dove la polizia passa spesso, in accordo con i dirigenti, per ispezionare le aule. E lo fa con la cinofila, che viene impiegata facilmente anche in parchi e aree pubbliche di Lodi, più soggetti al fenomeno.