Cattivi odori, sigilli a una ditta a Cornegliano Laudense

L’impianto tratta biomasse. Emerse violazioni amministrative e penali di Paola Arensi

Sigilli a una ditta del Lodigiano

Sigilli a una ditta del Lodigiano

Cornegliano Laudense (Lodi), 5 novembre 2014 - Molestie olfattive, dopo il controllo scatta il sequestro preventivo dell’impianto. La polizia provinciale ha notificato alla Lodi Energia Srl Società Agricola il sequestro preventivo dell’impianto di Cornegliano in località cascina Cesarina, al confine con Lodi, destinato al trattamento di bio-masse (trinciato di mais) per la produzione di energia elettrica. «I controlli sono scattati a seguito di numerosi episodi di molestie olfattive segnalate dalla cittadinanza e dal sindaco — spiega il comandante Commissario Capo Luca Pagano —. Volevamo verificare il corretto funzionamento dell’impianto, nonché l’eventuale emissione in atmosfera di sostanze gassose, maleodoranti, provocanti molestie olfattive. E abbiamo raccolto elementi che poi hanno portato agli attuali provvedimenti».

Il responsabile chiarisce «durante gli accertamenti sono emerse sia violazioni amministrative, per le quali gli interessati rischiano multe e devono rendere conto alla Provincia, che violazioni penali, di cui la Polizia Provinciale ha dato debita notizia alla competente Autorità Giudiziaria, che quindi valuterà il da farsi e le eventuali responsabilità, ma non diamo più dettagli». «Comunque — aggiunge —, dopo che il giudice per le indagini preliminari ha favorevolmente accolto l’istanza del pubblico ministero, emettendo decreto di sequestro penale preventivo del menzionato impianto, il 3 novembre gli abbiamo dato esecuzione». Il Gip del Tribunale di Lodi al momento ha quindi disposto il divieto di conferire nuove bio-masse da trattare. «Il sequestro, date anche le caratteristiche tecniche dell’impianto stesso, avrà una gradualità, così da permettere, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di quelle di tutela ambientale, che il materiale ancora in esso presente venga trattato, per giungere così alla fermata completa del menzionato impianto» conclude il comandante.

In serata, contattato da Il Giorno, uno dei consiglieri di Lodi Energia non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Non è stato possibile invece trovare l’amministratore delegato. Sarebbe comunque già stato chiesto il dissequestro dell’impianto. Il sindaco di Cornegliano Matteo Lacchini, avvertito telefonicamente dalla Provincia del sequestro, spiega che «il problema dei forti odori, che in cinque o sei casi hanno infastidito l’intero paese, provocando le lamentele dei residenti e per tutta estate hanno colpito realtà commerciali e case vicine all’impianto, si è verificato fino a settembre e così avevamo chiesto aiuto ad Arpa, Asl e polizia provinciale per le verifiche del caso dato che l’impianto è stato autorizzato dalla Provincia e i controlli non ci competono. A noi sta bene si lavori ma non accettiamo questo disagio che colpiva i residenti soprattutto nel tardo pomeriggio e la sera».

paola.arensi@ilgiorno.net