
Disco verde per il colosso Mta Avanti pure con i 5 metri in più
di Mario Borra
Disco verde al procedimento di approvazione del piano attuativo, che prevede contestualmente l’avvio dell’iter della verifica di assoggettabilità alla Valutazione strategica ambientale (Vas) per l’allargamento del sito codognese del colosso Mta, leader mondiale nella produzione di componentistica per autoveicoli che a Codogno ha la casa madre.
Ma l’ampliamento ha luogo sulla fetta di territorio di Fombio confinante, e pertanto tutta la procedura spetta al piccolo Comune. Il progetto prevede la realizzazione di un complesso di edifici che si estenderà per 3.900 metri quadrati, destinato ai prodotti finiti di piccole dimensioni prima di essere immessi sul mercato. Una parte di questa costruzione, quasi 800 metri quadrati, consisterà in un hub robotizzato la cui edificazione dovrà essere in deroga al Pgt per vedere la luce. Infatti l’altezza prevista è di 20,5 metri, più alta dei 15 metri previsti dallo strumento urbanistico del Comune fombiese.
Il Consiglio comunale di Fombio l’anno scorso aveva già dato sostanziale via libera alla torre poiché ne esiste una della medesima altezza nel comparto Dow Italia, che la masconderebbe. L’ok di Fombio alla deroga sull’altezza del parallelepipedo era arrivato dopo il no iniziale a una richiesta precedente che chiedeva l’innalzamento oltre i 24 metri.
Per il nuovo insediamento si prevedono incidenze negative in ambito ambientale: la Riserva Monticchie di Somaglia e il Parco del Brembiolo sono vicini all’impianto. Tutti i nuovi corpi di fabbrica saranno progettaticon pompe di calore alimentate a corrente elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici esistenti o collocati sulle nuove coperture. Non è previsto un aumento del traffico.