REDAZIONE LODI

Diritti dei lavoratori calpestati: è sciopero della fame

Lodi, il sindacalista Lazzarini da lunedì sotto la Prefettura "Il personale è stanco e non tutelato dall’Asst"

"Chiedo all’Asst di Lodi di rispettare i diritti dei lavoratori: sono pronto a tutto". Così Stefano Lazzarini (nella foto), 68 anni, segretario provinciale della Confsal di Lodi, ha annunciato ieri che inizierà lo sciopero della fame per chiedere all’Asst di Lodi di "rispettare i diritti dei lavoratori dell’Azienda". La protesta scatterà davanti alla Prefettura di Lodi a partire da lunedì. Lazzarini è pronto a dare un segnale forte per tutelare medici, infemieri e Oss che lavorano negli ospedali lodigiani. "Tutto il personale è stanco e ha bisogno di più tutele – spiega Lazzarini –. Servono atti concreti da parte dell’Asst. Ogni giorno sono tanti i dipendenti che vengono da noi per lamentarsi delle condizioni di lavoro. L’Azienda per il momento non ha autorizzato le ferie per chi lavora nei presidi ospedalieri. Capiamo la situazione di difficoltà, ma così non si può andare avanti. Ho deciso allora di mettere in gioco me stesso". Nel mirino del sindacalista lodigiano, che resterà per diverse ore, ogni giorno, in presidio davanti alla Prefettura di Lodi in corso Umberto, anche le difficoltà legate alla cronica carenza di personale nei quattro presidi ospedalieri del Lodigiano. Una situazione che è diventata sempre più pesante con la pandemia.

"Nell’ultimo anno sono stati tantissimi i medici e infermieri che hanno scelto di andare a lavorare in altre aziende della Lombardia – dice Lazzarini –. E’ chiaro che nell’Asst di Lodi c’è qualcosa che non funziona. I dipendenti sono sottoposti a stress costanti. Una situazione sicuramente legata alla carenza di personale che non permette ricambi e possibilità di riprendere fiato. Andrò avanti con la mia protesta fino a quando l’Azienda non mi garantirà quello che chiediamo". C.D.