Diciotto milioni del Pnrr per l’Einaudi "Avremo cucina e sala ristorante"

Lodi, la dirigente Majocchi sprizza gioia da tutti i pori "Quando diventerà realtà vorrei esserci a tagliare il nastro"

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"Siamo molto felici. Vorrei, quando verrà steso il progetto esecutivo, poter collaborare ancora come fatto finora per costruire la scuola più innovativa possibile. Gli operatori sul campo, che conoscono le necessità della formazione, siamo noi". Laura Majocchi, preside dell’Einaudi, esulta, dopo aver appreso dello stanziamento di 18 milioni di euro di fondi Pnrr, "frutto di una collaborazione con l’ufficio tecnico della Provincia che dura da 3 anni", per realizzare un edificio tutto nuovo per l’istituto professionale attualmente dislocato in tre sedi: "Ringrazio la Provincia, che ha steso il progetto, e il Comune di Lodi": i due enti hanno stipulato una convenzione per partecipare insieme al bando Pnrr che scadeva l’8 febbraio.

"Negli istituti professionali i ragazzi devono imparare facendo e servono laboratori – sottolinea Majocchi –. Adesso per usare la cucina dobbiamo andare al Cfp. Siamo anche senza palestra: in sede usiamo un piccolo locale e il giardino e, il sabato, la palestra della media Spezzaferri. La sezione staccata al Cazzulani, invece, usa la palestra Litium o si reca al tennis club". Nel progetto di massima, invece, non manca nulla: "Prevede cucina, sala ristorante e sala bar, oltre ad una reception tipo albergo: gli studenti dell’indirizzo enogastronomico devono trovarsi come sul posto di lavoro – rimarca la dirigente –. Per l’indirizzo socio-sanitario ci manca un laboratorio per l’igiene: attualmente diamo competenze più teoriche che pratiche. Per quanto riguarda il commerciale, abbiamo già ricavato dei laboratori di informatica acquistando dei pc. Punteremo tanto, col nuovo edificio, sugli spazi aggregativi, sul modello delle scuole svedesi".

I benefici riguardano più aspetti, spiega la preside: "Avremo un ingresso separato rispetto ai diversi ordini di scuola, il Cazzulani potrà recuperare il terzo piano e le medie Spezzaferri ben 8 classi". L’auspicio è che la scuola venga realizzata in tempi brevi: il Pnrr pone come scadenza per i fondi il dicembre 2026, ossia 4 anni e mezzo, compresa la demolizione della struttura attuale. "Vorrei esserci e tagliare il nastro" conclude Laura Majocchi. Laura De Benedetti